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Pagelle – Meret è l’arcangelo azzurro, Conte straordinario gestore dell’emergenza provocata da Aurelio

Il ritorno all’ancien regime del quattro-tre-tre fa bene soprattutto a Lobotka e a Di Lorenzo. Come si fa a discutere Lukakone nostro?

Pagelle – Meret è l’arcangelo azzurro, Conte straordinario gestore dell’emergenza provocata da Aurelio
Napoli's Camerunese midfielder #99 Andre-Frank Anguissa kicks the ball during the Italian Serie A football match between Napoli and AC Milan at the Stadio Diego Armando Maradona in Naples, on March 30, 2025. (Photo by CARLO HERMANN / AFP)

Le pagelle di Napoli-Milan 2-1, a cura di Fabrizio d’Esposito.

MERET. Il giovane Meret è l’arcangelo azzurro che impedisce al Diavolo di accorciare le distanze poco dopo la mezzora. Addirittura riesce pure a bloccare il rigore del messicano rossonero: una parata che speriamo rovesci la malefica ciorta principiata col gol del romanista Angelino in pieno recupero. Se il Napule, in questa ultima domenica di marzo, può ancora “dare fastidio”, per dirla contianamente, il merito è di Meret: basta questo per stasera, per lui – 7,5

DI LORENZO. Si torna all’ancien regime del quattro-tre-tre e l’Eurocapitano lì a destra ha un abbrivio spettacolare, con la pelota che manda in gol Na-Politano, suo interlocutore prediletto. Detto questo, la pugna difensiva per lui è sovente una trincea di sofferenza, dapprima col solo Theo poi con Theo e Leao: i due saranno pure nottambuli e un po’ sfaticati ma sanno giocare eccome a calcio – 6,5

RRAHMANI. Amir si conferma un soldato solido e affidabile soprattutto nel secondo tempo di un Napule passivo fino all’eccesso ma ci fa spantecare con taluni recuperi o rilanci sbilenchi e perigliosi – 6

BUONGIORNO. Al solito, il Corazziere Sabaudo è il migliore là dietro e stasera ha pure un poderoso piglio offensivo: il gol del due a zero origina da lui, lungo una dorsale che passa per Billy il Maestro e si conclude con Lukakone Nostro – 7

OLIVERA. Reduce dalle fatiche nazionali, Mati incarna, in ordine di formazione, l’ennesima emergenza patita dall’Uomo Nuovo in panca. Parte dunque titolare per l’infortunio di Zio Spina e s’immola sino alla fine contenendo e contrastando – 7

ANGUISSA. Anche Zambo è a scartamento ridotto per via degli enigmatici e inutili voli per la madrepatria ma nel primo tempo è il consueto Predator che va vicino al gol per ben due volte e poi è salvifico su Pulisic al 34’ dopo una cazzata di Billy the Kid (in questa occasione per nulla Maestro). Nel secondo tempo annaspa e si limita a camminare, fino alla sostituzione. Merita comunque la sufficienza – 6

BILLING dal 65’. Per un sostituto entrare in una partita come questa non è mai facile, come ha spiegato Conte nella conferenza stampa. Epperò Filippone entra come uno scellone qualunque caracollando allo sbaraglio. Già prima del rigore provocato era sembrato fuori posizione, indi il fallo su Theo, che gli passa alle spalle senza che lui se ne accorga, poteva pregiudicare un’intera stagione. E nel recupero si perde pure Jovic che va al tiro, sfiorando il pareggio. Insomma fa rimpiangere la lentezza irritante di Zambo – 4

LOBOTKA. L’ancien regime del modulo fa bene soprattutto a Robotka che nel primo tempo torna a comandare e indirizzare come solo lui sa fare. Nella ripresa si vota alla resistenza fino alla botta che lo fa uscire – 6,5

JUAN JESUS dall’80’. Oggettivamente sul gol milanista, tra Gimenez il messicano e Jovic, non poteva fare nulla, come stritolato tra i due – 6

GILMOUR. Combina un paio di cappellate che potevano essere letali, d’accordo, ma Billy il Maestro insegna come servire una pelota più che decente a Lukakone Nostro. Come per Meret, basta questo per stasera – 7

POLITANO. Assistito dal suo prezioso compare di fascia, segna un magnifico gol tra portiere e palo. Indi gioca decine e decine di palloni ma difetta quasi sempre di precisione nell’ultimo passaggio, soprattutto nei traversoni – 6,5

MAZZOCCHI dall’85’. Don Pasquale già biondo poteva essere il nostro cardiotonico, segnando il tre a uno. Peccato – 6

LUKAKU. Il secondo gol è un capolavoro del Fato: sbaglia a calciare, la pelota ha un piccolo rimbalzo e se ne va per conto suo con un buffo effetto. Per il resto Lukakone Nostro brilla al solito per intelligenza nelle sue sponde. Come si fa a discutere un giocatore del genere? – 7

SIMEONE dall’85’. Stavolta la sua garra di matrice genetica è decisiva due volte. Dapprima quando recupera il pallone che poi finisce a Mazzocchi per il possibile tre a uno. Poi quando s’impossessa della pelota che fa fischiare la fine al mediocre Sozza – 6,5

NERES. Il Profeta David torna e i suoi spunti sono tanti e notevoli, anche se poi non riesce a tramutare in oro le sue giocate. Nella ripresa scompare o quasi – 6

NGONGE dall’85’. Persino Cirillo è utile stasera, guadagnando un fallo prezioso nel finale della sofferenza – 6

CONTE. L’esultanza sul rigore milanista parato da Meret è una garanzia per le prossime otto giornate. E nella conferenza stampa fa una solenne professione di umiltà (una dote che solo i grandi uomini hanno) quando ammette che ha trascorso l’anno scorso a studiare come essere più duttile. Certo, il suo inedito camaleontismo tattico è figlio dell’emergenza causata anche dal Duce Aurelio con la sciagurata campagna acquisti di gennaio (l’ultima stoccata contiana l’altro giorno sulle condizioni di Okafor) ma le imprese potenzialmente memorabili si nutrono di solitudini tenaci e visionarie. Viva Conte e risparmiamoci il dibattito sul quattro-tre-tre che è meglio del tre-cinque-due. Il rivoluzionario in panca sa benissimo quello che deve fare – 8

ARBITRO SOZZA. Una direzione mediocre, talvolta grottesca ai danni del Napule – 5

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