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Panchina d’Oro, Inzaghi batte Gasperini e Italiano con 26 voti

Solo 14 voti per il tecnico dell’Atalanta, terzo invece Italiano con 4 voti

Panchina d’Oro, Inzaghi batte Gasperini e Italiano con 26 voti
Db Milano 06/11/2024 - Champions League / Inter-Arsenal / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Al Centro Tecnico Federale di Coverciano è andata in scena la premiazione della 33^ edizione della Panchina d’Oro. Ha vinto Simone Inzaghi con 26 voti. Terzo posto per Vincenzo Italiano con 4 voti, per la stagione con la Fiorentina. Secondo posto con 14 voti, per Gian Piero Gasperini

Queste le parole dell’allenatore dell’Inter: «E’ un orgoglio vincere un premio così qua, a Coverciano. E’ prestigioso ed è un onore essere stato votato dai colleghi con cui ci incontriamo ogni domenica. Vorrei condividere il premio con i miei collaboratori che mi supportano sempre. Poi non dimentico la mia dirigenza e la mia proprietà, ho la fortuna di lavorare nell’Inter dopo la Lazio, due grandissime società. Ho avuto la possibilità di essere sempre supportato, ci sono state vittorie e tempi duri ma mi hanno sempre aiutato. Poi un pensiero ai miei giocatori che in questi quasi 4 anni hanno sempre cercato di dare il massimo. Giocare così tanto non è semplice, ma ho la fortuna di avere giocatori così a fianco e vorrei condividere anche con loro la vittoria, oltre che con la mia famiglia. Negli ultimi anni a casa ci sono stato poco, ma ci sono sempre e mi aiutano sempre».

Gian Piero Gasperini: «Con risultati così non è solo il lavoro di un allenatore, ma di tutta la società e lo staff. E dietro poi c’è una città, ripenso alla gioia di Bergamo. E’ stato un percorso fantastico che mai ci saremmo aspettati, l’abbiamo creato gara dopo gara. Penso a tutti gli allenatori, soprattutto a quelli un po’ in difficoltà. Quando succede non lo facciamo solo professionalmente, spesso c’è una gogna mediatica sul personale. Questo non mi piace. Un pensiero va anche a queste persone, mi riferisco nello specifico a Thiago Motta in questo momento. Non è che vincendo questa coppa è cambiato qualcosa per me, la vittoria di un allenatore è il migliorare i calciatori ogni giorno».

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