“Infantino è stato il grande beneficiario sportivo-politico di tutta la faccenda. I legami tra lui e la Procura federale svizzera sono stati per anni così stretti e opachi da dare origine a uno scandalo giudiziario senza precedenti”

Li hanno assolti, Platini e Blatter. Ma nel frattempo ha vinto Infantino: “L’intero caso da due milioni di euro – scrive la Süddeutsche Zeitung – non è mai stato una questione che riguardava solo i due imputati. Ma sempre Infantino. Perché lui è stato il grande beneficiario sportivo-politico di tutta la faccenda. Se la Procura federale non avesse aperto il procedimento nell’autunno del 2015, Infantino non sarebbe mai diventato presidente della Fifa (e non avrebbe potuto trascinare la Fifa in una giungla di scandali, che supera di gran lunga l’era Blatter-Platini, che pure non ne era priva)”.
L’ha detto anche Platini.
Si può scriverlo, ora, a maggior ragione. Ma il giornale tedesco lo scrive da anni. “Il vero motore del processo è stato la Fifa, l’associazione calcistica mondiale. Era stato ammessa come cosiddetto querelante congiunto, e così il suo avvocato, Cathérine Hohl-Chirazi, si scagliò pesantemente contro Blatter e il suo alleato Platini e la loro presunta frode riguardante un pagamento di due milioni di franchi del 2011. Il denaro apparteneva alla Fifa, diceva, e il signor Platini dovrebbe per favore restituire i due milioni di franchi. Ora, durante il processo di appello nella primavera del 2025, la situazione è molto diversa. Perché ormai la Fifa non c’è più. Come se non c’entrasse nulla. E dopo l’assoluzione non c’è nessun pagamento da parte di Platini alla Fifa, ma il contrario. La Fifa dovrà addirittura risarcire Blatter e Platini. Si tratta forse solo di una cifra simbolica di 1500 franchi a testa, ma illustra perfettamente l’esito di questo processo: è motivo di imbarazzo non solo per la Procura federale, ma anche per la Fifa e il suo presidente Gianni Infantino”.
“Infantino ha sempre sostenuto di non aver avuto nulla a che fare con l’intera vicenda e che, in qualità di Segretario generale dell’Unione calcistica europea, è intervenuto solo in caso di emergenza come sostituto del presidente sospeso della Uefa Platini. Ma i legami tra Infantino e la Procura federale svizzera sono rimasti per anni così stretti e opachi da dare origine a uno scandalo giudiziario senza precedenti in Svizzera”.
“Il caso relativo agli incontri segreti è stato archiviato nell’autunno del 2023 e da allora la Fifa si è comportata in modo anomalo anche nel processo Blatter-Platini. Anche la Procura federale aveva presentato ricorso contro l’assoluzione dei due pronunciata in primo grado. Ma da allora non è venuto fuori praticamente più nulla, e la sua passività è stata tale che la Camera straordinaria d’appello di Muttenz l’ha esclusa dal procedimento. Di conseguenza, la Fifa non potrà più ricorrere al Tribunale federale svizzero. Ma forse preferisce semplicemente che il processo e l’intera questione non sollevino più polvere”.