Il racconto di Roncone: Spalletti ha rinunciato ai suoi progetti tattici visionari ma non basta. Il giallo a Gatti è stato per dirgli: qui si gioca a calcio non a rugby

Presagi: andare ai Mondiali non sarà facile. Non raccontiamoci la bugia che è stato un bel pareggio (Corsera)
Germania-Italia 3-3 raccontata da Fabrizio Roncone per il Corriere della Sera. Il primo tempo horror (3-0) con quel gol figuraccia mondiale e il secondo almeno giocato con orgoglio (3-3). Ma la realtà del calcio italiano resta triste e deprimente.
Scrive Roncone (qui ovviamente riportiamo qualche stralcio):
Presagi: andare ai Mondiali non sarà facile. Dobbiamo prepararci ad attraversare un girone di qualificazione pieno di insidie. Però, guardate: il problema non è Haaland, che ci aspetta con la sua Norvegia. Il problema siamo noi. È dentro di noi, è il nostro calcio tremendamente modesto. Con la Germania pareggiamo una partita intensa, confusa, anche emozionante, ma tragicamente sbagliata per tutto il primo tempo.
Sarà dura andare ai Mondiali
Gatti va a uomo sul delizioso Musiala. Lo punta: e lo aggredisce, spesso falciandolo. L’arbitro, ad un certo punto, dopo l’ennesima randellata, è costretto ad ammonirlo e, mentre gli fa vedere il cartellino giallo, ha l’aria di dirgli: ragazzo, qui giochiamo a pallone, non a rugby.
Maldini ha preso il posto di Raspadori, che a Milano era stato, letteralmente, inutile. E che qui è in panchina: lo facciamo entrare? Siamo messi così. È tutto il calcio italiano ad essere messo così. Lo sa bene, Spalletti. Ha clamorosamente sbagliato la formazione iniziale, d’accordo.
Ma è evidente che anche Spalletti, una volta rinunciato ai suoi progetti tattici visionari, e dentro un calcio più elementare, ha a disposizione un materiale umano non di alto livello (eufemismo). Chissà cosa dice ai suoi, nell’intervallo. Forse gli urla che si stanno facendo prendere a pallate.
E allora che dobbiamo pensare, adesso: è stato un bel pareggio? No. Abbiamo tutti visto troppo calcio per raccontarci una bugia così.