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Raducanu parla del suo stalker: «Avevo dolori al collo perché guardavo spesso gli spalti con il berretto in testa»

Al Telegraph “ha descritto perfettamente la sensazione claustrofobica di essere pedinata in quattro città diverse”

Raducanu parla del suo stalker: «Avevo dolori al collo perché guardavo spesso gli spalti con il berretto in testa»
Britain's Emma Raducanu returns against New Zealand's Lulu Sun during their women's singles fourth round tennis match on the seventh day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 7, 2024. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Emma Raducanu racconta al Telegraph le ultime terribili settimane. All’intervista arriva con due corpulente guardie di sicurezza. La tennista parla dello stalker che l’ha “pedinata in quattro città diverse: da Singapore ad Abu Dhabi, da Doha a Dubai“.

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Raducanu racconta dello stalking subito

Raducanu – scrive il Telegraph – ha descritto perfettamente la sensazione claustrofobica di essere pedinata da un tifoso fin troppo zelante“. Adesso è impegnata nei preparativi per Indian Wells.

«In Inghilterra, per me è piuttosto difficile uscire e andare in giro», ha spiegato Raducanu, che in passato ha dovuto vedersela con uno stalker di nome Amrit Magar, che le ha fatto visita a casa a Bromley tre volte dopo il suo trionfo agli US Open.

«A volte ho avuto dolori al collo perché guardavo spesso gli spalti con un berretto in testa. Ma credo che faccia parte del controllo. Sono grato per tutto il supporto positivo che ricevo dai miei fan e per tutto l’amore che ricevo anche sul prato dei giocatori qui. Penso che debba trasformarlo in positivo perché altrimenti, se lo guardi dall’altra parte, potrebbe facilmente buttarti giù».

Alla domanda se le sue esperienze a Dubai le avessero fatto riaffiorare dei flashback sul caso Magar, Raducanu ha spiegato: «Era uno scenario diverso. Quando è successo prima, ero con i miei genitori. Mentre questa volta ero sola e in un paese diverso, quindi mi sentivo molto più vulnerabile rispetto a quando ero a Bromley. Tutto è molto più controllato [lì], come se avessi la polizia locale, e qui era solo una situazione molto straniera, e credo che andasse avanti da parecchio tempo. Quindi è stato molto difficile da gestire».

C’è stato un momento in cui si era resa conto della natura della sua ossessione, Raducanu ha risposto: «Ci sono stati due casi, ed è stato il secondo che mi ha semplicemente spaventata. Il primo è stato più come un normale fan che si avvicinava a te, tranne per il fatto che mi ha detto che mi seguiva da ogni dove. E poi [lui], mi ha in un certo senso osservata nel bar per un po’… il secondo incidente è stato davvero preoccupante».

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