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Robinho il carcerato modello: partecipa al club del libro e cura l’orto del penitenziario dei vip (Marca)

L’ex giocatore, condannato a 9 anni per stupro, ripara radio e tv degli altri detenuti. Per 12 ore di lavoro, gli viene tolto un giorno di pena

Robinho il carcerato modello: partecipa al club del libro e cura l’orto del penitenziario dei vip (Marca)
Db Milano 15/01/2014 - coppa Italia / Milan-Spezia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Robinho

Condannato a 9 anni di carcere per stupro, pare che Robinho si stia attenendo ad un comportamento esemplare. Secondo quanto riportato da Marca, l’ex calciatore del Milan partecipa al club del libro, cura l’orto del carcere e ripara tv e radio ai suoi compagni di cella e non solo.

Robinho il detenuto modello nel carcere di Tremembé

Il quotidiano spagnolo scrive:

È passato un anno dall’entrata in carcere di Robinho. I suoi avvocati stanno ancora lavorando alla sentenza, con continue cause e ricorsi. L’ex calciatore è nel famoso penitenziario di Tremembé, a San Paolo, che di solito ospita criminali o personaggi famosi. L’ex giocatore brasiliano si sta concentrando a mantenere un comportamento diligente durante la sua pena; il suo rapporto con gli altri detenuti risulta essere “perfetto”. Partecipa ad attività sportive all’aperto, aggiusta televisori e radio grazie a un corso di elettronica svolto, si è iscritto al club del libro, si occupa dell’orto e ha completato i 10 moduli del programma di educazione al lavoro e alla cittadinanza, per cercare di farsi ridurre la pena: per ogni 12 ore di lavoro si riduce di un giorno. Robinho si trova in una cella di otto metri quadrati in compagnia di un altro detenuto di 22 anni. Può ricevere visite solo dai parenti di primo grado (genitori, figli, coniuge). 

All’ex Milan, a novembre scorso, è stata negata la libertà vigilata a seguito della sentenza 

Era il 21 marzo 2024 quando il giudice del tribunale supremo federale del Brasile condannava Robinho a nove anni di detenzione, per uno stupro avvenuto ai danni di una donna (di provenienza albanese) nel 2013, quando il brasiliano era attaccante del Milan. Da allora i legali del funambolico compagno di Ronaldinho e Ronaldo il Fenomeno stanno cercando un qualsivoglia cavillo per tentare uno sconto della pena o quanto meno l’interruzione della custodia cautelare, di modo da tenerlo in “semplice” libertà vigilata.

Di seguito quanto riporta il portale brasiliano Uol Esporte:

La sessione si è conclusa con 9 voti favorevoli e 2 contrari, quattro giorni dopo la decisione. Venerdì scorso, Alexandre de Moraes ha votato insieme al relatore del caso, Luiz Fux, contro la liberazione. Insieme a loro, Edson Fachin, Luís Roberto Barroso, Cristiano Zanin e Cármen Lúcia, che avevano già votato, formavano la maggioranza. Al momento della definizione, solo Gilmar Mendes era un voto dissenziente. Successivamente lo ha accompagnato anche il ministro Dias Toffoli.

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