Nel 2023 fu ripreso mentre abbracciava e baciava sulla fronte una pittrice disabile, gesto visto come adulterio dalle leggi iraniane. L’Al Nassr sarà a Teheran per la Champions asiatica.

Cristiano Ronaldo non può vivere ore tranquille. Il campione portoghese rischia infatti fino a 100 frustate se dovesse mettere piede in Iran.
Ronaldo rischia 100 frustate all’arrivo in Iran
Sono sorti infatti alcuni problemi per la trasferta della Champions asiatica in casa dell’Esteghlal, in programma lunedì 3 marzo. L’Al Nassr dovrà sfidare il club iraniano, ma ha chiesto di disputare il match in campo neutro per motivi di sicurezza. Questo perché Ronaldo a Teheran rischia fino a 100 frustate per un presunto episodio di adulterio che risale al 2023.
In quell’anno il club saudita allenato ora da Pioli, fu ospite di un’altra squadra di Teheran, il Persepolis, e migliaia di tifosi presero d’assalto l’hotel della squadra per avvicinarsi al portoghese, con il seguente intervento della polizia. E Ronaldo fu ripreso mentre abbracciava e baciava sulla fronte Fatemeh Hammami Nasrabadi, pittrice disabile che dipinge usando i piedi. Un gesto che, per le leggi iraniane, può essere visto come adulterio se non rivolto verso il coniuge. La pena è di appunto 100 frustate.
L’Esteghlal ha respinto per ora la richiesta dell’Al Nassr e ha rassicurato che sono state prese le misure necessarie per garantire alla squadra e al portoghese un soggiorno confortevole in Iran.
I 40 anni del portoghese: “è ancora un giocatore, ma non è più lo stesso”
Chissà cosa dice il suo orologio biologico sulla sua età, ma l’anagrafe non mente. “Dalla prima volta che lo abbiamo visto su un campo, il 15 novembre 2003 a Guimaraes, all’ultima, il 10 dicembre 2022 a Doha, Cristiano Ronaldo ha avuto diverse vite“.
L’Equipe gli fa gli auguri così:
Guardare oggi una partita di Cristiano Ronaldo è un po’ come assistere all’ultimo degli ultimi tour di Michel Sardou: è ancora un giocatore, ma non è più lo stesso. A 17 anni voleva già essere il migliore, senza restrizioni. A 40 anni, cerca di infrangere ogni mattina le leggi della fisiologia. Ha trascorso tre quarti della sua vita inseguendo questa ricerca irrefrenabile, questo modo di mantenere, attraverso il calcio, il legame con un padre silenzioso, scomparso nel 2005, divorato dai suoi demoni interiori e dall’alcol.