Conte l’ha già fatto all’Inter. Ancora una volta si è rivolto a volti noti della Premier per rivitalizzare una squadra arrivata decima la scorsa stagione
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Anche il Times parla della prestazione del Napoli contro l’Inter al Maradona. Il quotidiano inglese è rimasto incantato dall’atmosfera dello stadio, ma soprattutto dalle prestazioni degli ex della Premier più che del lavoro di Conte. Billing si è preso la scena, il suo gol dell’1-1 ha causato come una “detonazione dal rumore era assordante; un boato catartico mentre la fede inondava nello stadio Diego Armando Maradona e il sogno dello Scudetto del Napoli rimane vivo“.
“L’ex Huddersfield Town e Bournemouth – continua il Times – ha acceso una nuova fiamma per i Partenopei e per Conte, che per la prima volta ha ammesso che il Napoli dovrebbe credere di essere abbastanza bravo da poter vincere il titolo“.
“Se il Napoli dovesse davvero sollevare il trofeo da qui, allora è chiaro che la crescente coorte di ex Premier League di Conte avrà svolto una parte fondamentale“. E non la prima volta. Il quotidiano ricorda quando con l’Inter nel 2021, Conte vinse il titolo con una rosa che includeva Victor Moses, Ashley Young, Alexis Sánchez e Romelu Lukaku.
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Conte si è rivolto ancora una volta agli ex Premier per risollevare il Napoli
“Ancora una volta, il 55enne maestro si è rivolto ad alcuni volti noti della Premier per rivitalizzare una squadra che ha concluso al decimo posto la scorsa stagione, la peggior difesa di un titolo di Serie A in 30 anni“. Billing faceva la riserva al Bournemouth, Lukaku ha lasciato il Chelsea pur di ritornare da Conte. E ancora Scott McTominay, o “McTotally, come alcuni hanno soprannominato il centrocampista“.
E poi c’è l’uomo più inatteso. “Prima di sabato, Gilmour aveva giocato appena cinque partenze in Serie A“. Ha trascorso 14 partite in panchina, entrando a partita in corsa e collezionando 20 minuti in cinque presenze. “Tutto ciò ha reso il modo in cui il 23enne ha dettato il ritmo e il ritmo della partita qui, sondando con i suoi passaggi e pressando e tormentando Nicolò Barella, Hakan Calhanoglu e Henrikh Mkhitaryan dell’Inter, ancora più impressionante, fino a quando le sue gambe non hanno avuto crampi ed è stato sostituito da Billing con 11 minuti da giocare“.
“Ovunque abbia giocato Gilmour, ci sono stati invariabilmente compagni di squadra più robusti fisicamente e con una mentalità difensiva, o quelli che creano e segnano più gol, tratti che ogni allenatore desidera a centrocampo – continua il Times – Gilmour, però, fornisce equilibrio, collega difesa e attacco, muove la palla con determinazione, cercando sempre un po’ di spazio da sfruttare per far avanzare la sua squadra in campo”.