Non lo sopportava nessuno. Vlahovic, Gatti e Nico Gonzalez rinunciano a un giorno di riposo per allenarsi con Tudor. All’olandese i like di altri calciatori della Juve

Dire che i calciatori non sopportassero Thiago Motta, ci sembra un eufemismo. Mai si era vista una tale penuria di saluti social all’allenatore esonerato. Appena due: Mbangula e Bremer. Non solo ma alcuni calciatori reduci dagli impegni con la nazionale hanno deciso di tornare al lavoro un giorno prima, rinunciando ad una giornata di riposo e mettendosi subito a disposizione del nuovo tecnico Tudor. Sono Federico Gatti, Dusan Vlahovic e Nico Gonzalez.
Gatti, Vlahovic e Nico Gonzalez hanno deciso di anticipare il rientro alla Continassa, rinunciando a un giorno di riposo. Cambiaso e Douglas Luiz oggi hanno fatto differenziato. #Juventus
— Giovanni Albanese (@GiovaAlbanese) March 25, 2025
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Beffa Motta, (quasi) nessuno l’ha salutato
A tutto questo va aggiunto lo status su Instagram di Teun Koopmeiners peraltro fortemente voluto dal tecnico italo-brasiliano. Uno status emblematico di quale sia lo stato d’animo in casa juventina. “Tante cose positive questa settimana”, ha scritto l’olandese a corredo di una foto in cui indossa la maglia degli Orange e presumibilmente sta calciando il rigore contro la Spagna in Nations League. Rigore che ha segnato ma l’Olanda è stata eliminata. Quindi non c’è nulla da festeggiare. Il riferimento evidentemente è ad altro. Pronto il ‘like’ di Vlahovic, che con i Paesi Bassi non c’entra proprio nulla ma sicuramente ha ben centrato il motivo del buon umore del suo compagno di squadra. Oltre a Vlahovic, anche Thuram e Nico Gonzalez hanno messo il like.
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Juventus, l’esonero di Motta è costato 15 milioni: la proprietà dovrà contenere le perdite entro 32 milioni (Gazzetta)
Esonerare Thiago Motta ha portato alla Juventus una spesa extra di circa 15 milioni. Quindi per rispettare la tabella di marcia imposta dai proprietari di Exor, le perdite dovrebbero rimanere entro i 32 milioni. Sarà dunque necessario valutare diverse alternative per l’estate.
La Juventus dovrà rivedere il suo piano economico dopo l’esonero di Thiago Motta
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport:
“L’esonero di Thiago Motta inciderà pesantemente sul conto economico 2024-25, perché il club dovrà accantonare a bilancio l’intero compenso pattuito per i restanti due anni di contratto, oltre a pagare ovviamente le ultime mensilità di questa stagione: pur ipotizzando il mantenimento dei benefici del Decreto Crescita goduti da Motta, parliamo di 13-14 milioni per gli emolumenti dell’intero staff tecnico, a cui si aggiunge lo stipendio di Tudor e dei suoi collaboratori (attorno a 1 milione lordo fino a giugno), per un totale di 14-15 milioni”.
“Una spesa che complica i piani societari. Stiamo parlando di una spesa “una tantum” che, a regime, non va a incrementare il costo annuo della squadra, a meno che la Juve non decida l’anno prossimo di affidarsi a un allenatore più caro di Thiago Motta, cioè dallo stipendio superiore ai 3,5 milioni netti.
“Nel frattempo, però, c’è un nodo più urgente da sciogliere, con vista sul 30 giugno. Dopo l’ultimo aumento di capitale da 200 milioni del 2024, Exor ha imposto l’autosufficienza, nell’ambito di un business plan che dovrebbe portare all’utile entro il 2026-27. Per mantenersi in linea la Juventus si è posta un obiettivo per l’esercizio 2024-25: contenere la perdita entro i 32 milioni. Al 30 giugno 2024, assorbendo gli apporti di equity e il deficit 202324 di 199 milioni, il patrimonio netto di Juventus era pari a 42 milioni, con il capitale sociale a quota 15 milioni”.
“Di conseguenza, al 30 giugno 2025 la perdita non potrà erodere più di un terzo del capitale sociale (quindi 5 milioni) se si vorrà evitare un’ulteriore ricapitalizzazione. Obiettivo possibile solo registrando una perdita massima di 32 milioni. L’attuale bilancio beneficia del ritorno in Champions e del gettone del Mondiale per club. In assenza del main sponsor, si sono incrementati i proventi da stadio, attività correlate e plusvalenze quasi certe per i riscatti di Rovella e Pellegrini da parte della Lazio. Sono proseguiti i tagli, attorno a 2530 milioni, tra stipendi e ammortamenti”.
Conclude la Gazzetta:
La società puntava a sfruttare la finestra del mercato di giugno per contenere la perdita nel range dei 32 milioni. Ma non basterà qualche cessione di contorno. A meno che Exor non decida di riaprire il portafogli avallando un nuovo aumento di capitale. In queste ore la proprietà ragiona anche sulla strategia migliore da adottare per il club: i sacrifici sul mercato difficilmente si conciliano con le ambizioni sportive.