ilNapolista

Sylla: «In passato episodi assurdi, la bilancia in campo, tutte pesate davanti a tutti con tanto di commenti»

Alla Gazzetta: «Preferisco non fermarmi mai, così il corpo non ha momenti di down. Certo, dopo così tanti anni il livello di sopportazione si riduce»

Sylla: «In passato episodi assurdi, la bilancia in campo, tutte pesate davanti a tutti con tanto di commenti»
Italy's #17 Myriam Fatime Sylla reacts after a point in the women's volleyball gold medal match between USA and Italy at the South Paris Arena 1 in Paris during the Paris 2024 Olympic Games on August 11, 2024. (Photo by Natalia KOLESNIKOVA / AFP)

La Gazzetta ha intervistato Myriam Sylla. Oggi ha 30 anni è una delle giocatrici simbolo di una nazionale di pallavolo che a Parigi ha conquistato un oro olimpico.

Sylla: «Preferisco non fermarmi mai, così il corpo non ha momenti di down»

Myriam da 15 anni è sulla cresta dell’onda. Come ci riesce?
«Non riesco ancora a crederci. Preferisco non fermarmi mai, così il corpo non ha momenti di down. Se fisicamente trovi la tua routine, sei a posto. Il problema è la testa, quando senti il bisogno di avere i tuoi spazi. Un giorno avrò più tempo per me e per la mia famiglia. Certo, dopo così tanti anni il livello di sopportazione si riduce».

Resisterà fino ai Giochi di Los Angeles?
«I primi giorni dopo l’oro di Parigi avrei detto di no. Il pensiero era: ho 30 anni, ho già giocato tre Olimpiadi, sono arrivata all’oro, la misura è piena. Invece adesso ci possiamo pensare di tenere duro fino al 2028».

Nel 2017 fu squalificata per doping ma è riuscita a dimostrare l’intossicazione alimentare:
«Sono ancora incazzata per quella cosa, ancora non mi va giù. Non si possono commettere errori di questo tipo perché rovini la carriera a qualcuno. Questi torti si superano con la determinazione, la voglia di riscatto e il desiderio di dimostrare quanto si vale. Da questi momenti difficili si costruiscono i momenti di felicità. Nello sport come nella vita non puoi sempre vincere perché altrimenti vivresti in un mondo virtuale».

E sul rapporto con Velasco, Sylla dica:
«Durante la stagione con il club si fa sentire il giusto, senza esagerare. È focalizzato sull’aspetto sportivo. Facciamo il punto della situazione e dà delle indicazioni su cose che magari si sono tralasciate nel club rispetto alla Nazionale».

Qualcuno le ha mai fatto venire voglia di smettere?
«Almeno tre allenatori. Per fortuna ora i tempi sono cambiati. Ci sono alcune mie compagne del passato che raccontavano episodi assurdi, la bilancia messa in mezzo al campo e ognuna veniva pesata davanti a tutti con tanto di commenti. Oggi questa pratica per fortuna sarebbe impossibile da riproporre. Un abuso».

ilnapolista © riproduzione riservata