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Szczesny: «Alla Juventus sono troppo concentrati sui risultati, a Barcellona si respira l’emozione del bel calcio»

A Eleven Sports: «Al Barcellona c’è una gioia pura che contagia tutti, perciò milioni di tifosi in tutto il mondo sono influenzati da questo approccio. Futuro? Ora è presto per prendere una decisione».

Szczesny: «Alla Juventus sono troppo concentrati sui risultati, a Barcellona si respira l’emozione del bel calcio»
Juventus' Polish goalkeeper Wojciech Szczesny leaves the pitch after suffering a chest pain during the UEFA Europa League quarter-finals first leg football match between Juventus and Sporting CP, on April 13, 2023 at the Juventus stadium in Turin. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

In un’intervista a Eleven Sports, Wojciech Szczesny ha raccontato le differenze che sta notando tra Barcellona e Juventus. L’ex portiere bianconero, dopo essersi ritirato dal calcio giocato, è stato ingaggiato dal club catalano per sostituire Ter Stegen infortunato, e ora ha un posto fisso da titolare.

Szczesny: «Alla Juventus sono troppo concentrati sui risultati, a Barcellona si respira l’emozione del bel calcio»

Facendo un confronto tra i due club, Szczesny ha dichiarato:

«Ciò che più di ogni cosa mi rende felice a Barcellona è l’emozione associata al bel calcio: una sensazione completamente diversa da quella a cui ero abituato. Alla Juventus ci si concentra principalmente sul raggiungimento dei risultati: qui al Barcellona, invece, c’è una gioia pura che contagia tutti. Non deve sorprendere il fatto che milioni di tifosi in tutto il mondo siano influenzati da questo approccio».

Poi ha parlato di un eventuale rinnovo col Barça, poiché il suo contratto scadrà a fine stagione:

«Probabilmente è presto per prendere una decisione: ora la cosa più importante da fare è concentrare le energie fisiche e mentali sulle prossime partite. Dobbiamo giocare al meglio».

Il portiere fumatore ci insegna che il confort è bello ma la vera felicità sta nelle sfide

Questo è l’anno dell’ex terzo portiere del Barcellona, ora primo, primissimo: “un fumatore trentaquattrenne di nome Wojciech Szczesny”, come lo chiama Jonathan Liew sul Guardian nel pezzo che gli dedica.

“Penso che sia importante che Szczesny fumi – scrive l’editorialista – Non perché fumare sia cool, cosa che qualsiasi Gen Z che rotea gli occhi ti dirà non essere più vera, ma perché qui c’è l’idea di motivazioni contrastanti: di gratificazione immediata contro gratificazione ritardata, di compromesso in uno sport che non ne tollera nessuno. La bibbia del football moderno recita: il tuo corpo è il tuo lavoro. Affinalo. Ottimizza ogni dettaglio. Spremi fino all’ultima goccia di capitale che ha da offrire. Szczesny risponde soffiando una nuvola di Marlboro Light proprio sulla tua faccia passiva”.

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