Psicodramma Juventus. È impossibile giudicare le idee calcistiche dell’allenatore né come possa riconnettersi alla squadra

Thiago Motta, i primi a non capire le sue idee sono i calciatori della Juventus (Tuttosport)
Fa tenerezza il mondo Juventus. Ormai senza parole di fronte allo strazio che è costretto a subire. Eppure il mondo dell’informazione continua in buona sostanza a salvare Giuntoli l’architetto del disastro epocale. Non più Thiago Motta. Di lui scrive anche il direttore di Tuttosport Guido Vaciago:
La sconcertante formazione con gli ennesimi stravolgimenti di ruoli e gli incomprensibili cambi di ieri pomeriggio ci consegnano
un Thiago Motta disorientato e disorientante. Impossibile giudicare le sue idee calcistiche, perché i primi a non capirle sono i giocatori, spaesati, confusi, inermi.
Come si può riconnettere l’allenatore alla squadra non è immaginabile, perché tutto ciò che si vede è un gruppo allo sbando che,
dopo l’eliminazione con il Psv, in cui c’era un barlume di agonismo, si è arreso alle riserve dell’Empoli in Coppa Italia e si è liquefatto contro Atalanta e Fiorentina. Ovviamente non è solo colpa di Thiago Motta. Un tracollo sportivo di questa portata ha sempre motivi più complessi e se Motta ha responsabilità importanti per come la sua Juventus sta naufragando, è indubbio che i giocatori e la società hanno la loro quota nelle mancanze della stagione.
Thiago Motta: «Lascio io? Sarebbe troppo facile e non mi piacciono le cose facili»
L’allenatore della Juventus, Thiago Motta, ha parlato ai microfoni di Sky dopo la sonora sconfitta contro la Fiorentina.
«È un po’ la continuazione dell’ultima partita. È un po’ la stessa storia, dove iniziamo bene a competere contro l’avversario, sapendo le nostre difficoltà, sapendo, allo stesso tempo, la strategia dell’avversario. Però oggi, come contro l’Atalanta in casa, alla prima difficoltà, non abbiamo saputo reagire ed è lì dove dobbiamo sicuramente migliorare. Oggi non siamo forti né nella fase difensiva né nella fase offensiva. Le due fasi del gioco facciamo fatica e dobbiamo recuperare questi ragazzi armonicamente e penso che prima di queste due partite abbiamo dimostrato un’altra faccia anche avendo delle difficoltà, ma la reazione c’è sempre stata, una reazione molto buona. E trovando il modo di cambiare la situazione e non è successo in queste ultime due gare. È da valutare la prossima strategia nelle prossime partite, soprattutto nella partita contro il Genoa e poi metterla in pratica».
Ha mai pensato: “magari lascio io’?
«Sarebbe troppo facile farlo e non mi piacciono proprio le cose facili. Abbiamo bisogno di vincere e troveremo il modo di sommare più punti per raggiungere il nostro obiettivo che è quello di stare tra le prime quattro nel campionato, cominciando già dalla prossima. Peccato che oggi c’è pochissimo da dire e sicuramente c’è da riflettere, da pensare e mantenere la lucidità per trovare delle soluzioni per questa squadra già nella prossima partita vedremo qualcosa di diverso».
erchè non hanno giocato Yildiz e Gatti?
«Non punterò il dito su uno o sull’altro, dobbiamo uscirne insieme. Nico Gonzalez? Scelgo in base a quello di cui ha bisogno la squadra. Dobbiamo aprire il campo a sinistra e lui l’ha fatto molto bene. Ha già giocato tantissimo in quella posizione».