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Thiago Motta, l’esonero costerebbe alla Juventus quasi 20 milioni (Footmercato)

L’ex Bologna ha un contratto fino al 2027. La panchina è in bilico, i bianconeri devono sperare in un passo falso delle squadre davanti per rilanciarsi nella corsa scudetto.

Thiago Motta, l’esonero costerebbe alla Juventus quasi 20 milioni (Footmercato)
Db Torino 29/01/2025 - Champions League / Juventus-Benfica / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Thiago Motta

Thiago Motta ha un contratto con la Juventus da 3,5 milioni di euro netti a stagione fino al 30 giugno 2027. Il tecnico, però, sta vivendo un momento complicato con l’ambiente in seguito a risultati deludenti.

Alla Juventus costerebbe poco meno di 20 milioni separarsi da Thiago Motta

La dirigenza bianconera potrebbe dunque pensare di separarsi dall’ex allenatore del Bologna a fine stagione, o anche prima. E ciò non costerebbe neanche un capitale, come riporta Footmercato:

Umiliato in Coppa Italia dall’Empoli e in Champions League dal Psv, la panchina di Thiago Motta è in bilico, scrive il portale.

A dodici giornate dalla fine del campionato, l’obiettivo dei bianconeri è ora quello di assicurarsi un posto tra le prime quattro in Serie A, e sperare in un passo falso da parte delle squadre davanti per rilanciarsi nella corsa scudetto. Se Motta dovesse essere esonerato, alla Juventus costerebbe poco meno di 20 milioni di euro.

I tifosi bianconeri ieri contro il tecnico: “Pezzo di m.” (Repubblica)

Domenica di contestazione davanti al J Hotel l’albergo della Juventus dov’era la squadra che stasera contro il Verona cercherà la quinta vittoria consecutiva in campionato. Un successo proietterebbe i bianconeri al quarto posto (ieri sono stati sorpassati dalla Lazio) e a meno sei dall’Inter, virtualmente quindi persino in lotta scudetto.

Da giovedì a oggi allenatore e giocatori si sono parlati, confrontati e stasera vedremo l’effetto che ha fatto tutto questo. Sappiamo intanto l’effetto che ha fatto su Thiago, che dopo la notte della brutale autocritica (e ancor più delle brutali critiche ai calciatori) si è dedicato alla domenica della vibrante rivalutazione di sé: «Se avessi dei figli, vorrei che avessero un allenatore come me», si è spinto a dire. Per la cronaca, ha tre figlie femmine non interessate al pallone. «Non sono un incompetente», ha insistito. «Anzi, mi ritengo molto competente, è da vent’anni che sono nel calcio»: un modo per ribadire che lui di esperienza ne ha, anche se quella che ha accumulato da quando allena non è ancora paragonabile a tutto ciò che ha vissuto da calciatore. 

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