Quando Motta parla di riorganizzare lo spogliatoio, intende dire che occorre rivedere i suoi rapporti con la squadra non proprio idilliaci?

Thiago Motta non è considerato credibile dallo spogliatoio Juve, a differenza di Conte a Napoli (Moggi)
Su Libero Luciano Moggi scrive di Juventus, in particolare di Thiago Motta dopo lo 0-4 in casa con l’Atalanta. E usa come termine di paragone Antonio Conte.
Quando Motta dice che in Juve-Atalanta, la squadra si è persa dopo il rigore dell’1-0 per la Dea, inconsciamente chiama in causa se stesso, avrebbe evitato probabilmente di parlarne se avesse seguito Napoli-Inter dove i nerazzurri andavano a riposo sull’1-0 a favore dei nerazzurri dopo aver dominato i primi 45’. Nella ripresa la squadra di Conte si mangiava quella ospite e pareggiava, grazie alla reprimenda fatta dal mister partenopeo durante l’intervallo: ma Conte gode di credibilità da parte del suo gruppo, Motta probabilmente no.
Nelle dichiarazioni del dopo Juve-Atalanta al giornalista che gli chiedeva dei suoi rapporti con la squadra lui rispondeva che c’era da riorganizzare lo spogliatoio: con la parola “riorganizzare” intendeva dire che occorreva riportare calma e autostima, oppure rivedere i suoi rapporti con la squadra non proprio idilliaci? Se ci ricordiamo della intervista di Locatelli subito dopo l’eliminazione dalla Champions, non ci sembra che ci sia identità di vedute tra lui e i giocatori . Disse infatti il calciatore: «Abbiamo sbagliato tutto», di contro lui subito dopo: «Non so cosa abbia detto Locatelli, io però rifarei tutto quello che ho fatto fino ad ora».
Cassano: «Giuntoli dovrebbe spiegare perché ha mandato via Allegri, Thiago Motta ha fatto molto peggio»
Antonio Cassano non ha parlato solo del nuovo assetto del Napoli di Conte durante la trasmissione Twitch ‘Viva El Futbol’, condotta insieme a Lele Adani e Nicola Ventola. L’ex calciatore, dopo la pesante sconfitta della Juventus, travolta dall’Atalanta 4-0 all’Allianz Stadium nell’ultimo turno di campionato, ha usato parole dure per commentare l’operato del tecnico bianconero:
«In questo momento è improponibile, non ha lo status per allenare la Juventus. Visto che il disastro è stato fatto, a Giuntoli direi che, tornando indietro, non avrei mai mandato via Allegri.
Quando cambieranno l’allenatore, bisogna fare anche una ramanzina a Giuntoli, che ha messo la faccia sui calciatori e che ha preso anche la scelta di mandare via Allegri. A me di lui non frega niente, non ci parlo più, non stravedo per lui e non ti dà niente a livello di calcio. Tornando indietro però, dato che in 40 anni non ho mai visto i tifosi abbandonare lo stadio prima del fischio finale e non valorizzare nessuno… Si è andati oltre Haifa».
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«Ora dovrebbe spiegarci perché ha mandato via Allegri per prendere uno che sta facendo molto, ma molto peggio. Lui in un modo o nell’altro ti porta al quarto posto, invece ora sono in difficoltà allucinante, senza un gioco, con tutti i giocatori svalutati. Thiago Motta è un bravissimo ragazzo, ha due coglioni così, ma, a malincuore, devo tornare sui miei passi dicendo che hanno fatto un errore a mandare via Allegri».