Come se nulla fosse dopo lo 0-4 con l’Atalanta: «Ora non si parlerà più di scudetto. Bisogna ripartire subito contro una squadra forte come la Fiorentina»

Thiago Motta non parla proprio di dimissioni: «Siamo la seconda squadra più giovane della Serie A».
L’allenatore della Juventus dopo la sconfitta in casa con l’Atalanta per 0-4.
«Oggi abbiamo iniziato la partita che sapevamo complicata, contro una squadra che voleva giocare tanto sui nostri errori. Dopo l’episodio del rigore, discutibile seriamente, peccato sbloccare una partita così su un rigore. Dopo il rigore siamo andati in avanti, siamo la seconda squadra più giovane del campionato, scontiamo anche la mancanza di esperienza. E abbiamo sofferto in contropiede e a livello mentale questo primo gol. Abbiamo reagito cercando di andare avanti e dando loro la possibilità di avere più campo, loro sono una squadra molto pericolosa in questo. Siamo tristi, dispiaciuti. Questa storia dello scudetto che avete messo noi dentro, sicuramente non si parlerà più. Bisogna ripartire subito contro una squadra forte come la Fiorentina e andare avanti».
«All’andata l’Atalanta doveva andare a cercare la partita. Oggi dopo il primo gol abbiamo cercato di andare avanti commettendo sbagli tecnici, e dando la possibilità a loro che in ripartenza hanno attaccanti che arrivano bene. Lo sapevamo prima della partita. È un peccato sbloccare una partita del genere con un rigore senza entrare nel merito se era rigore o no. Ci siamo sbilanciati troppo. Dopo è diventata molto più complicata per noi».
La peggior sconfitta della Juventus allo Stadium. Lei aveva parlato di vergogna dopo l’eliminazione con l’Empoli in Coppa Italia.
«È una sconfitta che non ci piace ma non è come quella contro l’Empoli. Sono situazioni diverse. La nostra squadra ha iniziato bene. Sapevo che avremmo trovato che voleva giocare sui nostri errori».