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Thiago Motta resta ad alto rischio esonero, pronto Tudor (Fabrizio Romano)

La dirigenza della Juventus sta ancora considerando il futuro del tecnico prima della fine della stagione. Potrebbe saltare subito

Thiago Motta resta ad alto rischio esonero, pronto Tudor (Fabrizio Romano)
Db Torino 16/02/2025 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Thiago Motta

Thiago Motta potrebbe essere esonerato subito, pronto Tudor (Fabrizio Romano)

Fabrizio Romano sul proprio account Instagram scrive:

“Il posto di Thiago Motta alla Juventus resta ad alto rischio dopo i recenti risultati.

La dirigenza della Juventus sta ancora considerando il futuro di Thiago prima della fine della stagione, con tutte le fonti che confermano l’esonero del tecnico a giugno.

Nel caso in cui Motta venisse esonerato prima di giugno, il candidato a succedergli è Igor Tudor.

 

 

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La Stampa di Elkann: “È Thiago Motta che ha preteso senza dare, avrebbe dovuto dimettersi come fece Lippi»

Le mancate dimissioni di Thiago Motta dopo il secondo disastro consecutivo (3-0 a Firenze dopo lo 0-4 in casa contro l’Atalanta ieri battuta dall’Inter).

L’editoriale del lunedì de La Stampa comincia ricordando le parole di Marcello Lippi che si dimise dopo una pesante sconfitta interna contro il Parma.

Scrive La Stampa:

«Credo di aver fatto tutto quanto era nelle mie possibilità per rialzare il morale di questo gruppo, per farlo reagire, per dargli la carica in un momento in cui sarebbe stato necessario venir fuori caratterialmente, ritrovare la condizione mentale giusta. Visto che non ci sono riuscito, se il problema sono io, ho deciso di dare le dimissioni». No, non sono parole di Thiago Motta. Sono di Marcello Lippi, pronunciate nel 1999 quando già alla Juve aveva vinto tre scudetti, una Champions e un’Intercontinentale. Ci spiega, l’erede, di non aver mai pensato di sfilarsi perché «troppo facile»: augurandogli di dimostrare nel tempo solo parte del carattere del predecessore, non certo uomo da fughe e compromessi comodi, ci permettiamo di far notare come talvolta certi passi non siano rese vili ma scelte dignitose. E rispettose verso chi accredita il lauto stipendio.

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