Mostovoj che dovrebbe accoglierlo: “L’imperatore di Roma va a Mosca, lo so. Io, come uno zar, lo incontrerò con grande piacere”

Francesco Totti a Mosca. Forse, chissà. Intanto il Pupone è un mezzo caso diplomatico, sicuramente un caso di malagestione della propria immagine. Totti dovrebbe come ospite d’onore all’International RB Award l’8 aprile, premio organizzato da un sito russo di sport e scommesse per il quale erano già stati testimonial talenti come Del Piero, Figo o Cafu. Faccenda che è arrivata anche sui media russi e ucraini.
Per tradizione, dai tempi degli zar, Mosca è la Terza Roma, dopo la prima e poi Costantinopoli. Oggi però c’è la guerra, e andare lì prima del (possibile) cessate il fuoco non pare proprio una grande idea.
Il portale moscovita Sovetskij Sport, intanto pompa l’evento. E punta sull’attesa di Aleksandr Mostovoj, ala della nazionale russa che accoglierà il campione: “L’imperatore di Roma va a Mosca, lo so. Io, come uno zar, lo incontrerò con grande piacere”.
In Ucraina invece protestano. Secondo Antikor, ad esempio, “accettando di partecipare a un evento in Russia l’ex attaccante della Roma e della nazionale italiana ha definitivamente rovinato la propria reputazione”. Stessa linea di Telegraf, portale in lingua ucraina, che si chiede se la “leggenda del calcio” si sia “venduta per i rubli russi”.
Nel Palazzo della ginnastica Irina Viner, nel complesso dello stadio Luzhniki che ospitò le Olimpiadi del 1980, Totti sarà testimonial per il premio speciale “Rating del bookmaker”.