Sul Giornale. Presenta con un certo fastidio Igor Tudor definendolo «la nostra prima scelta». Il nuovo tecnico ha la pelle dura per non farsi condizionare

A Giuntoli, che parla senza contraddittorio, va il premio Pinocchio d’oro (Damascelli)
È iniziata l’era Tudor alla Juventus. Ieri l’ex Lazio ha detto le sue prime parole in conferenza, sbilanciandosi (in realtà non troppo) su obiettivi e mostrando una certa sicurezza. Come da classico nelle conferenze di presentazione, aggiunge Damascelli su Il Giornale. L’analisi del quotidiano si focalizza anche su Giuntoli, definito come “Pinocchio d’oro”.
Il fastidio di Giuntoli
Di seguito quanto leggiamo da Il Giornale a firma Damascelli:
“Il primo giorno è sempre bello, pieno di buoni propositi, di domande dolci e risposte garbate. Così è stato per Igor Tudor, presentato, con un certo fastidio, dal dirigente delegato, Giuntoli Cristiano, ovviamente senza alcun contraddittorio, al quale va il premio Pinocchio d’oro «Tudor è stata la nostra prima scelta». Fatti gli auguri a Thiago Motta che fu, Giuntoli ha lasciato stranamente il palco e così Igor Tudor si è ritrovato come uomo solo al comando. […]
Igor Tudor ha idee chiare ma non è uno spacciatore di football, sa benissimo che tipo di responsabilità lo attende, diversa da quella di Marsiglia con l’Olympique e di Roma con la Lazio, Juventus per lui è un traguardo doppio, sa che il contratto scadrà al termine del torneo mondiale per club ma sa anche che potrebbe provocare imbarazzo e disagio se, nel breve tempo di questi mesi, riuscisse a dare un significato, una traccia a ciò che per il momento è indefinibile ed indefinito.
[…] Tudor ha pelle dura per non farsi condizionare dalle voci di dentro e da certe folkloristiche esibizioni degli ex calciatori in streaming. Sente sua la Juventus ma dovrà farla sentire altrettanto ad un gruppo che non è squadra. Gli tocca incominciare contro il Genoa, allenato da Vieira, un ex juventino. Nel caso, sarà una vittoria doppia”