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Buongiorno ha un problema muscolare. Non ce la fa nemmeno Meret. Tutti e due in panchina

Emergenza Napoli a Bologna. Il difensore centrale non ce la fa e non viene rischiato. Così come il portiere. Anguissa a centrocampo preferito a Gilmour

Buongiorno ha un problema muscolare. Non ce la fa nemmeno Meret. Tutti e due in panchina
Dc Napoli 30/03/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Milan / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Alessandro Buongiorno-Tammy Abraham

Buongiorno ha un problema muscolare. Non ce la fa nemmeno Meret. Tutti e due in panchina.

Stellini ha spiegato che Buongiorno non si è allenato in settimana. E quindi non ha recuperato.

Ecco le formazioni di Bologna-Napoli.

Defezione a sorpresa per il Napoli. Non gioca Buongiorno per un piccolo problema muscolare, informa Massimo Ugolini a Sky Sport. Stringe invece i denti Meret nonostante il problema intestinale. Al posto di Buongiorno gioca Juan Jesus.

BOLOGNA – Skorupski; Holm, Beukema, Lucumì, Miranda; Freuler, Ferguson; Orsolini, Odgaard, Ndoye; Dallinga. Allenatore: Vincenzo Italiano
NAPOLI – Scuffet; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. Allenatore: Antonio Conte (in panchina va Cristian Stellini).

Buongiorno: «Lukaku l’attaccante più difficile che abbia marcato. Conte è un allenatore molto aperto al dialogo»

Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Betsson Sport toccando numerosi argomenti. Il 25enne torinese si è trovato a spaziare tra presente e passato, tra calcio e temi legati alla vita fuori dal campo ma anche alla sfera privata: ecco le sue parole all’ultimo episodio del format Q&A.

Se dovessi descriverti con una parola, chi è Alessandro Buongiorno?

«Mi definirei una persona determinata, che dà sempre il massimo impegno in tutto ciò che fa».

Che musica ascolti?

«Mi piacciono il reggaeton e il rap. Da quando sono arrivato a Napoli ho iniziato ad ascoltare più spesso Geolier, che mi piace molto. Quindi direi che questi sono i generi che seguo di più».

La musica ti aiuta? 

«Sì, senza dubbio. Quando siamo ancora in hotel, mentre ci prepariamo per raggiungere lo stadio o durante il tragitto, ascolto sempre musica per entrare nella giusta mentalità».

Spesso vi vediamo scendere dal pullman con le cuffie: è una scelta scenografica o la ascoltate davvero?

«No, no, la ascolto davvero. Fa parte della mia routine pre-partita».

Hai una canzone specifica che ascolti prima di entrare in campo?

«Non ne ho una fissa, ma rimango sempre su questi generi, scegliendo brani che mi aiutano a concentrarmi».

C’era un giocatore a cui ti ispiravi da bambino?

«Fin da piccolo guardavo tanti video su YouTube di Maldini, Nesta, Cannavaro e, in generale, dei grandi difensori italiani. Ho cercato di prendere spunto da loro e imparare il più possibile».

Dal punto di vista stilistico, a chi pensi di assomigliare di più?

«Forse tra questi a Nesta. Un altro difensore che ho seguito molto e che ammiro per carisma e personalità è Sergio Ramos».

“Lukaku l’attaccante più difficile da marcare. A Napoli mi sento a casa”

L’attaccante che ti ha messo più in difficoltà?

«Quando ero a Torino, Romelu Lukaku è stato sicuramente il più difficile da marcare, sia quando giocava nella Roma che all’Inter. Meglio averlo come compagno di squadra che come avversario! Per prepararmi alle partite, studio molti video degli attaccanti per capirne movimenti e abitudini».

Come analizzi gli avversari?

«Abbiamo un’app specifica fornita dallo staff tecnico, che uso non solo per studiare gli attaccanti, ma anche per rivedere le mie partite e analizzare i miei movimenti. È uno strumento più affidabile rispetto a YouTube».

Un campione del passato contro cui avresti voluto giocare?

«Mi sarebbe piaciuto affrontare Ronaldo il Fenomeno. Era un attaccante incredibile, un campione assoluto. Se devo fare un nome, scelgo lui».

Dal Torino al Napoli, che differenze hai trovato e come ti sei ambientato?

«Lasciare la mia famiglia e i miei amici è stato un grande cambiamento, perché vivere da solo è un’esperienza diversa. Ma qui a Napoli mi sono subito sentito a casa, ho trovato persone accoglienti sia dentro che fuori dal mondo del calcio».

Avevi già parenti a Napoli?

«Sì, i miei nonni sono originari di qui: mia nonna è di Napoli, mio nonno della provincia di Avellino. Ho anche diversi parenti a Cardito».

“Di Conte mi ha colpito il suo modo di comunicare la cazzimma”

Come ti stai trovando con Conte? Qualcosa che ti ha colpito particolarmente?

«Sicuramente la grinta che ci trasmette e il suo modo di comunicare la cazzimma. È un allenatore molto aperto al dialogo, una qualità rara soprattutto per tecnici del suo livello. Allo stesso tempo, però, ci chiede tanto sia a livello di lavoro che di atteggiamento».

Con quale compagno andresti al mare?

«Di Lorenzo».

E per una serata tranquilla con pizza e film?

«Raspadori e Meret, sono i più tranquilli».

Una gita in montagna?

«Servirebbe un tipo avventuroso, direi Ngonge. Ma in generale ci divertiamo molto tutti insieme».

Avete un gruppo WhatsApp di squadra. Sei quello che scrive “buongiorno” ogni mattina?

«Ahah, in realtà è uscito anche uno sticker con la mia faccia che gira in chat: ormai lo vedo ovunque! Spesso questi meme li condividiamo nel gruppo o li appendiamo negli spogliatoi».

Leggi i messaggi dei tifosi?

«Pubblico principalmente contenuti legati al calcio, della mia vita privata metto poco. I messaggi positivi fanno sempre piacere e cerco di leggerli e rispondere, anche se non è sempre facile».

Cosa ti suggerisce l’algoritmo dei social?

«Tanto calcio, ma anche scacchi, perché mi piace giocarci. Seguo lo sport in generale. Nel tempo libero mi piacciono i giochi da tavolo, soprattutto investigativi o escape room. Meret è il boss dei giochi da tavolo, ma anche Simeone è forte! Ogni tanto gioco alla Play con amici lontani per tenerci in contatto».

Film preferito?

«Mi piacciono molto i thriller con colpi di scena. Il mio film preferito è Interstellar, anche se è più di fantascienza. Ho visto anche serie come Prison Break e Breaking Bad».

Rapporto con Napoli: piatto preferito?

«Ho provato la pizza ovunque! La mia preferita è salsiccia e patate. Anche pasta e patate con provola è buonissima».

E per i dolci?

«Mi piacciono le graffe e i babà, anche se li mangio poco per via degli allenamenti. Quando posso, mi fa piacere fermarmi a fare foto o autografi con i tifosi. Amo passeggiare per la città, specialmente sul lungomare».

Hai imparato qualche parola in napoletano?

«Sì, addirittura alcuni proverbi! Tipo: ‘A’ Pullecenella ‘o vedono sulo quanno va ‘ncarrozza’, ‘Cchiù nera ra mezanotte nun po’ venì’, ‘Amma fatica’ (che è il nostro motto) e ‘Dicette ‘o pappice vicino a’ noce, ramm’ o tiemp’ ca te sportose’. Ovviamente ne conosco anche il significato!».

 

 

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