Alla coscia destra. Niente Empoli, si spera possa essere recuperato al più presto. Altra tegola per Conte che non avrà Di Lorenzo e Anguissa squalificati

Buongiorno si ferma, tendinopatia agli adduttori
Bollettino del Napoli, tutt’altro che rassicurante, per Alessandro Buongiorno:
Alessandro Buongiorno si è sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una tendinopatia del muscolo adduttore lungo della coscia destra.
Il calciatore azzurro ha già iniziato l’iter riabilitativo.
Salterà l’Empoli, si spera solo l’Empoli. Per Sky Sport due le settimane di stop.
Buongiorno: «Lukaku l’attaccante più difficile che abbia marcato. Conte è un allenatore molto aperto al dialogo»
Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Betsson Sport toccando numerosi argomenti. Il 25enne torinese si è trovato a spaziare tra presente e passato, tra calcio e temi legati alla vita fuori dal campo ma anche alla sfera privata: ecco le sue parole all’ultimo episodio del format Q&A.
Se dovessi descriverti con una parola, chi è Alessandro Buongiorno?
«Mi definirei una persona determinata, che dà sempre il massimo impegno in tutto ciò che fa».
Che musica ascolti?
«Mi piacciono il reggaeton e il rap. Da quando sono arrivato a Napoli ho iniziato ad ascoltare più spesso Geolier, che mi piace molto. Quindi direi che questi sono i generi che seguo di più».
La musica ti aiuta?
«Sì, senza dubbio. Quando siamo ancora in hotel, mentre ci prepariamo per raggiungere lo stadio o durante il tragitto, ascolto sempre musica per entrare nella giusta mentalità».
Spesso vi vediamo scendere dal pullman con le cuffie: è una scelta scenografica o la ascoltate davvero?
«No, no, la ascolto davvero. Fa parte della mia routine pre-partita».
Hai una canzone specifica che ascolti prima di entrare in campo?
«Non ne ho una fissa, ma rimango sempre su questi generi, scegliendo brani che mi aiutano a concentrarmi».
C’era un giocatore a cui ti ispiravi da bambino?
«Fin da piccolo guardavo tanti video su YouTube di Maldini, Nesta, Cannavaro e, in generale, dei grandi difensori italiani. Ho cercato di prendere spunto da loro e imparare il più possibile».
Dal punto di vista stilistico, a chi pensi di assomigliare di più?
«Forse tra questi a Nesta. Un altro difensore che ho seguito molto e che ammiro per carisma e personalità è Sergio Ramos».
“Lukaku l’attaccante più difficile da marcare. A Napoli mi sento a casa”
L’attaccante che ti ha messo più in difficoltà?
«Quando ero a Torino, Romelu Lukaku è stato sicuramente il più difficile da marcare, sia quando giocava nella Roma che all’Inter. Meglio averlo come compagno di squadra che come avversario! Per prepararmi alle partite, studio molti video degli attaccanti per capirne movimenti e abitudini».
Come analizzi gli avversari?
«Abbiamo un’app specifica fornita dallo staff tecnico, che uso non solo per studiare gli attaccanti, ma anche per rivedere le mie partite e analizzare i miei movimenti. È uno strumento più affidabile rispetto a YouTube».
Come ti stai trovando con Conte? Qualcosa che ti ha colpito particolarmente?
«Sicuramente la grinta che ci trasmette e il suo modo di comunicare la cazzimma. È un allenatore molto aperto al dialogo, una qualità rara soprattutto per tecnici del suo livello. Allo stesso tempo, però, ci chiede tanto sia a livello di lavoro che di atteggiamento».