Scrive La Stampa: “I tifosi del Torino proveranno anche a fare un blocco di macchine per impedire a Cairo di arrivare alla Basilica”

“Cairo, non venga a Superga il 4 maggio, lei non si accosta neppure lontanamente ai valori del Grande Torino”
La protesta dei tifosi del Torino che hanno inviato a Cairo una lettera in cui gli chiedono di non accostarsi a Superga il prossimo 4 maggio in occasione della commemorazione dell’incidente aereo che pose fine al Grande Torino.
Ne scrive ovviamente La Stampa:
«Le chiediamo di non salire a Superga il prossimo 4 maggio». Mancano tre settimane al momento più sacro di ogni tifoso granata, ma quest’anno le previsioni insieme all’immancabile pioggia indicano anche possibili turbolenze. Sono quelle di una piazza che se da una parte ha fatto sbocciare l’amore con il gruppo di Vanoli dopo la crisi di nervi avuta con il predecessore Juric (nonostante la classifica sia pressapoco sempre la stessa), dall’altra non ha perdonato al patron Urbano Cairo la cessione di Bellanova a fine agosto. E, dopo le feroci contestazioni che hanno investito il presidente ad ogni uscita della squadra, adesso prepara “il conto” proprio nel giorno della commemorazione e del ricordo di una delle squadre più forti di tutti i tempi, il Grande Torino.
Una frangia dei tifosi, i Resistenti Granata, ha inviato una dura lettera destinata proprio al proprietario del Torino. Nella quale si chiede senza mezzi di stare lontano dalle celebrazioni perché «ha ampiamente dimostrato il suo totale disinteresse nell’onorare e tramandare il ricordo degli Invincibili», si legge nelle accuse rivolte all’imprenditore di origini piemontesi.
L’ennesima iniziativa da parte del popolo granata che in stagione ha già organizzato una marcia con 15 mila persone e poi lo sciopero del tifo per 45’ con l’abbandono della curva.
Proteste clamorose, come il gigante striscione – “Cairo: basta” – che per più di una settimana è stato esposto nel terrazzo chic di piazza San Carlo, prima dell’intervento della Soprintendenza.
Adesso un altro messaggio, forte e chiaro. «Dottor Cairo lei non si accosta neppure lontanamente ai valori del Grande Torino» – si legge ancora nel messaggio.
I tifosi proveranno anche a fare un blocco di macchine per impedire a Cairo di arrivare alla Basilica.
Ecco la lettera inviata a Cairo da parte dei Resistenti Granata 1906
“Egregio Dottore, le chiediamo di non salire a Superga il prossimo 4 Maggio, in quanto Lei non rappresenta in alcun modo i valori del popolo del Toro, ha ampiamente dimostrato il suo totale disinteresse nell’onorare e tramandare il ricordo degli Invincibili e la sua incapacità di mettere amore e passione nella gestione societaria è ormai sotto gli occhi di tutti. Salire al colle non è solo un atto dovuto al fine di onorare i nostri cari scomparsi, ma un modo di ricordare a noi tutti tifosi granata quello che vogliamo essere, il motivo per cui ci siamo innamorati di questi colori, è la nostra stella polare.
Sentendo raccontare le gesta di Valentino e Compagni ci siamo immedesimati nei loro valori,
L’UMILTÀ di Mazzola nel rispondere al suono della tromba di Bolmida, rimboccandosi le maniche per dare inizio al quarto d’ora granata.
Il SACRIFICIO di ogni goccia di sudore e fatica per il bene della squadra che, unitamente al CORAGGIO di ripartire dopo la sciagura, ha dato origine al famoso tremendismo.
La SPORTIVITÀ del sodalizio granata riconosciuta su ogni campo.
L’AMORE di vedere crescere al Fila i ragazzi dei Balon Boys, che avrebbero poi sostituito nel tempo i campioni del GRANDE TORINO.
La PROGRAMMAZIONE e la COMPETENZA minuziosa e puntigliosa di Ferruccio Novo nel costruire un gioiello perfetto, grazie anche all’aver saputo circondarsi di collaboratori di straordinaria competenza, come Pozzo, Copernico, Agnisetta, Lievesley, Egri Erbstein.
La SEMPLICITÀ della vita del presidente Novo, che stava sempre nell’ombra, un passo dietro la sua creatura, lasciando i riflettori ai giocatori.
La sensazione di COMPATTEZZA creata tra giocatori e tifosi, che ebbe compiutezza nel soprannominare il Fila “la fossa dei leoni”, tanto era difficile valicare e vincere quel muro umano la domenica pomeriggio.
Orbene Dottor Cairo Lei non si accosta neppure lontanamente ad uno di questi valori, per cui il 4 maggio ci lasci al nostro dolore ed ai nostri ricordi e si prena pure le luci della ribalta in tutti gli altri giorni. Ossequi, Resistenti Granata 1906″.