In confeernza: «Sapevo di dover venire qua a Venezia e non era per niente facile. L’acqua, la barca, mancavano solo le palme: era un ambiente diverso»

Sergio Conceiçao, anche dopo la vittoria a Venezia, ha sentito domande sul suo futuro e ha fatto capire di non volerne parlare. Non ora. In conferenza l’allenatore del Milan ha dichiarato:
«Non è importante Conceiçao in questo momento, è importante il Milan. Fra un mese più o meno anch’io dirò che cosa voglio io. Ci può stare che anch’io abbia altri pensieri, come andare in vacanza in Algarve in Portogallo per dieci anni…Pensiamo al campionato, cerchiamo di vincere contro il Bologna, poi quello che succede a me, ad Allegri o altri non mi riguarda».
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Conceiçao: «Sapevo di dover venire qua a Venezia e non era per niente facile»
Il Milan ha vinto 2-0 ma ha rischiato più di una volta. Conceiçao riconosce le difficoltà:
«Conoscendo il gruppo, quello che ha dimostrato quest’anno, ieri notte non ho dormito bene. Sapevo di dover venire qua a Venezia e non era per niente facile. L’acqua, la barca, mancavano solo le palme: era un ambiente diverso. Il Venezia è una squadra che pressa tanto. Ha le sue qualità, gioca in modo diretto, ha giocatori veloci davanti. Potevamo chiuderla prima, è mancato l’ultimo passaggio o la conclusione in porta».
L’unico obiettivo è la finale di Coppa Italia
«Siamo al Milan e due coppe non sono più importanti dei primi 4 posti. Qua gli obiettivi sono chiari, poi ci sono degli anni che non vanno bene, come questo».
Sulla difesa a tre:
«Anche Di Francesco ha detto che siamo fortissimi a livello offensivo, quindi a livello difensivo dobbiamo migliorare qualcosa. Non sono un fan di questo modulo e di questo sistema, ma mi devo adattare anche al campionato italiano, alla squadra e alle caratteristiche dei giocatori che ho davanti».