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Conte dà un alibi alla squadra, parole ingiuste nei confronti di Napoli, del Napoli e di De Laurentiis (Sabatini)

Il giornalista su YouTube: «Sono scioccato dalle sue parole alla vigilia di una partita così importante. Un allenatore deve pensare al bene della squadra»

Conte dà un alibi alla squadra, parole ingiuste nei confronti di Napoli, del Napoli e di De Laurentiis (Sabatini)

Conte dà un alibi alla squadra, parole ingiuste nei confronti di Napoli, del Napoli e di De Laurentiis (Sabatini)

Esternazioni che Sandro Sabatini, giornalista di SportMediaset ha così commentato attraverso il suo canale YouTube:

«Sono scioccato dalle dichiarazioni di Antonio Conte alla vigilia di un turno di campionato che per Pasqua può riservare al Napoli il primo posto in classifica. Cosa ha detto Conte: “A Napoli ho capito che certe cose non si possono fare”, lasciando intendere che sono le cose che fanno pensare a vincere i titoli, le coppe, gli Scudetti, anche magari la Coppe Italia. Ecco ha detto che a Napoli quindi sono passati Ottavio Bianchi, Alberto Bigon, Rafa Benitez, Walter Mazzarri e Gennaro Gattuso che sono riusciti a fare delle cose che lui non riesce a fare, cioè hanno vinto. Naturalmente ci va aggiunto Luciano Spalletti, l’autore del miracolo dello Scudetto. Per me le parole di Conte siano state inopportune e anche intempestive, perché un allenatore deve pensare a tutto il bene della squadra, se non vuole pensare al bene della società e del presidente che comunque lo paga. Ma pensando al bene della squadra, dare un alibi proprio alla vigilia della partita di Monza, che ripeto potrebbe consegnare al Napoli il primo posto, penso che sia stato un atto di egoismo e anche abbastanza ingiusto nei confronti del Napoli, di Napoli e anche di Aurelio De Laurentiis». 

Tra Conte e il Napoli è evidente che qualcosa si è spezzato (Corsera)

Il Corriere della Sera, con Monica Scozzafava, analizza e commenta le parole di Antonio Conte alla vigilia di Monza-Napoli:

Quando Conte è arrivato a Napoli — quattro scudetti in valigia, con due squadre diverse — gli è stato chiesto di vincere subito, con una squadra finita l’anno prima in rianimazione. Il generale di ferro, il ricostruttore di gruppi in disarmo (vedi Chelsea, portato dal decimo al primo posto), si è presentato come l’esperto chirurgo che sa dove mettere le mani. Ed effettivamente grazie anche a un mercato estivo da 150 milioni, il Napoli per 18 giornate è stato primo in classifica. Fra tante difficoltà tiene testa all’inter, può ancora permettersi di coltivare ambizioni scudetto. Conte non molla di un centimetro rispetto agli obiettivi possibili. Ma è evidente che qualcosa si è spezzato: «Dissi che il Napoli non doveva essere più un club di passaggio e invece non è stato così, Kvara ne è la testimonianza. Non vorrei più sbilanciarmi su promesse disattese. Non sono bugiardo». È stato un venerdì di passione a Castel Volturno, mentre De Laurentiis era a Capri. Antonio non vuole mentire, nè tradire. Non c’è oggi per lui una panchina diversa dal Napoli ma i rumors di mercato sono tanti. Rifletterà, valuterà. Sceglierà. 

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