“Io di essere massacrato l’anno prossimo non ne ho proprio voglia” è la frase chiave. Ora sta De Laurentiis decidere che cosa vuole fare

Conte ha capito bene Napoli e il Napoli, non vuole fare la fine di Benitez e Ancelotti
“Io di essere massacrato l’anno prossimo non ne ho proprio voglia”. È la mossa del cavallo per evitare lo stesso epilogo di Benitez, Ancelotti e Spalletti: capri espiatori di stagioni vincenti e non. Antonio Conte in poche e precise parole fa sfoggio di una saggezza tutta salentina e soprattutto impopolare: ha capito bene Napoli e il Napoli. Ha anticipato i tempi a 5 partite dalla fine di un testa a testa scudetto perché ha annusato il rischio: “non posso mettere il mio fondo schiena pronto per essere abusato”.
Se c’è Conte si vince: no, non è così. Soprattutto se vendi Kvara a gennaio e resti con un Neres a mezzo servizio che ne gioca e ne salta due. La missione chiesta da De Laurentiis è ormai compiuta: “l’aiuto che mi ha chiesto, l’ho ridato tutto con gli interessi”.
Ora c’è un però. Conte ha capito che i napoletani non sono figli di un dio minore: vogliono vincere come tutte le tifoserie anche se riescono a sollevare dibattiti degni del miglior Tafazzi. “Ha l’ambizione di vincere e se non vince diventa anche cattivo. Io devo calcolare tutto e non sono stupido”. La Champions quest’anno non basta, l’ambiente con un Napoli che fa testa a testa con l’Inter per lo scudetto si atteggia come se fossimo in zona retrocessione perché a Monza o contro il Lecce vince solo 1-0. Il coach british-pugliese sta bene lui e la sua famiglia a Napoli ma vuole gestire la pressione di obiettivi ambiziosi con un progetto serio e con acquisti di livello per il prossimo anno che vedrà anche la partecipazione in Champions: “con il presidente ho un ottimo rapporto, è una persona per bene. Io ho tanto rispetto nei confronti di tutti ma anche gli altri devono averlo nei confronti miei, cosa che non spesso succede”.
Non succede perché Conte ha monitorato anche la narrativa mediatica di queste settimane: “trasmissioni su trasmissioni andando anche su dei temi che non c’entravano niente. Questo mi rammarica molto, mi dispiace ma devo proteggermi”. Nella stessa giornata dove Adl promette il nuovo centro sportivo e l’allenatore avanza un’ipotesi sui continui infortuni: “i terreni di Castel Volturno sono vecchi”.
Eppure il british coach-pugliese è sul pezzo e, innanzitutto, protegge la squadra: “Ora in maniera serena ci sarà da finire il campionato cercando di vincere questo campionato! Perché sarebbe qualcosa di straordinario, perché questi ragazzi se lo meritano. Si ammazzano e ci ammazziamo per il Napoli e vogliamo lottare fino alla fine”. Infine, con questa mossa del cavallo ha detto chiaro e tondo che lui vuole restare a Napoli per un progetto vincente: “io faccio tutto questo per Napoli e i tifosi napoletani e anche per me”. Prima le prossime 5 finali per un sogno inaspettato. Poi caro De Laurentiis, nel suo interesse di imprenditore, si sieda con Conte e porti avanti il progetto di questi 3 anni. Possono vincere i tifosi e anche lei.