In conferenza: «Anche se magari non si vince da un bel po’, significa anche che non si perde da tanto. La squadra ha dimostrato regolarità»

In conferenza stampa fanno notare ad Antonio Conte che il Napoli non vince in trasferta da 91 giorni. La risposta di Conte è piuttosto netta. Si tratta di una dato “inconfutabile”, ma è anche vero che il Napoli nonostante ciò sia secondo a tre punti dal primo posto, occupato per il momento dall’Inter.
«Non si vince da un bel po’ fuori casa ma significa anche che non si perde da tanto»
Da 91 giorni il Napoli non vince in trasferta. Cosa fare di diverso?
«Chiaramente sono dati e sono inconfutabile. C’è un dato di fatto, siamo secondi a tre punti dall’Inter. Anche se magari non si vince da un bel po’, significa anche che non si perde da tanto. Alcune partite ce le hanno pareggiate negli ultimi minuti o nel recupero. Situazioni in cui non siamo stati particolarmente fortunati. Detto questo… Noi abbiamo comunque tutti quei punti e siamo secondi, frutto di una regolarità di campionato tra casa e trasferta. Poi possiamo dividere i periodi, ma la squadra ha dimostrato di avere regolarità. Vorremmo riprendere a vincere fuori casa, in tutte le partite partiamo per vincere».
Conte sta trapiantando il “fino alla fine” a Napoli terra di piagnistei per gli scudetti perduti nel finale
Da Empoli ad Empoli. Il percorso di crescita del Napoli contiano è racchiuso nelle due partite contro i toscani. All’andata la partita la si vide tutti nella medesima maniera. Lo stesso Conte nel post partita di lunedì sera ha preso ad esempio il match dell’andata al Castellani.. Era un Napoli molto diverso. L’ha definita “partita sporca” portata a casa non senza polemiche per un rigore, concesso per un fallo su Politano, che nell’autunno scorso veniva definito “rigorino”, trasformato dal compianto Khvicha Kvaratskhelia.
Sempre nell’autunno scorso, dopo la partita casalinga con il Parma quando entrò a salvare capra e Conte da un’arrabbiatura epocale, Romelu Lukaku era al centro delle critiche dei tifosi del Napoli, prima ancora di arrivare in realtà. Trenta milioni per un trentunenne sono stati effettivamente un unicum nella storia recente del Napoli. Ma Antonio Conte sapeva ciò che faceva. Con buona pace dei paragoni e dei nomignoli che si sprecavano, dai tragici salottini tv, fino a quel bar sport permanente ed un po’ cialtrone che è il chiacchiericcio social legato al calcio Napoli.