È necessario ritrovare la solidità difensiva. Per continuare a credere allo scudetto servono sette vittorie come è già accaduto tra dicembre e gennaio

Ieri pomeriggio la vittoria dell’Inter sul Cagliari che allunga sul Napoli. Lunedì tocca agli azzurri rimanere in scia della capolista. Antonio Giordano sulla Gazzetta sottolinea la necessità di ritrovare solidità difensiva per continuare a credere nello scudetto, già in casa contro l’Empoli lunedì. Infatti, da cinque partite interne il Napoli subisce almeno un gol.
Contro l’Empoli necessario ritrovare la solidità difensiva
Le parole di Giordano sulla Gazzetta:
Sarà un lunedì insolito, da trascorrere allo stadio, in quel «Maradona» che mette assieme l’ennesimo tutto esaurito, una tendenza ritrovata dopo il disastroso post-scudetto, e ondeggia intorno alla soglia dei cinquantamila: in «dodici» può essere più semplice, però se si riesce anche a blindarsi un po’ – da 91 giorni, quindi da cinque partite interne, almeno un gol subito – forse può essere più probabile.
Sette vittorie, mica facile comunque, nonostante sia già accaduto tra dicembre e gennaio (Udinese, Genoa, Venezia, Fiorentina, Verona, Atalanta e Juventu s : quattro in trasferta, tre in casa) e incurante invece di ciò che è capitato nell’ultimo bimestre (dodici punti in nove giornate, una media che non indurrebbe a plastiche rappresentazioni), di quel calo (fisico e/o mentale, Conte lo avrà scoperto) che a Roma – contro Ranieri e Baroni – e a Venezia ha fatto scattare l’allarme. Ma Napoli-Empoli sa di altro: è la (ri)partenza d’un mini-torneo in cui val la pena di non negarsi proprio nulla, men che meno il coraggio.
Il Napoli non segna, questo è il problema (Corsport)
Scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini:
Primo non prenderli, certo, ma secondo segnarli: non è un caso che l’Inter abbia il miglior attacco del campionato con 72 gol e il Napoli invece insegua a distanze siderali a quota 48. Lukaku (11), Politano (3) e Neres (2) hanno segnato in tre soltanto due reti più di Marcus Thuram, miglior cannoniere dell’Inter con 14 gol. Il secondo bomber dell’Inter è Lautaro con 12 gol, quelli del Napoli sono McTominay e Anguissa con 6. L’unica similitudine? La quota gol in campionato: di Raspadori e Arnautovic, diciamo i primi attaccanti alternativi ai più utilizzati: 4.
I numeri e le statistiche sono soltanto il contorno alle necessità: d’accordo l’equilibrio della squadra, l’organizzazione difensiva, la grande capacità di resistere e lottare e di conseguenza la miglior difesa della Serie A, ma Conte ha un disperato bisogno dei gol degli uomini della sua prima linea. Per vincere. Per battere l’Empoli e continuare a inseguire l’Inter e lo scudetto. Questa è la via. E non ne esistono altre.