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Lavoro, sudore, sacrificio, fame: Conte ha cambiato il vocabolario nello spogliatoio del Napoli (Gazzetta)

Napoli, il progetto prevedeva un anno di rodaggio e poi la lotta scudetto. Conte ha stravolto tutto. Sì, lo scudetto sarebbe un prodigio

Lavoro, sudore, sacrificio, fame: Conte ha cambiato il vocabolario nello spogliatoio del Napoli (Gazzetta)
Db Monza 19/04/2025 - campionato di calcio serie A / Monza-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte

La Gazzetta dello Sport con un articolo firmato da Vincenzo D’Angelo continua ad elogiare il lavoro di Antonio Conte a Napoli. Nessuno come lui, nemmeno i predecessori. De Laurentiis ha sempre cercato e avuto allenatori top, ma Conte è diverso per status e per stagione fin qui affrontata.

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Nessuno come Conte: partito dal 10° posto, senza coppe, ci ha messo la faccia

Sulla Gazzetta si legge:

L’era Conte, invece, è stata rivoluzionaria in tutto, perché nessuno era mai partito da un decimo posto, senza coppe e senza un appeal internazionale forte da poter usare per arrivare a giocatori top. Antonio ci ha messo la faccia, è stato la calamita per attirare grandi nomi come Lukaku e McTominay, gli uomini che oggi stanno spingendo Napoli verso un sogno inaspettato. Perché il progetto scudetto prevedeva un anno di rodaggio prima di provare a lottare con le grandi. Ma poi bisogna sempre fare i conti con Antonio e la sua fame di successi, la sua voglia matta di spingere tutti oltre i limiti. Non c’è tempo da perdere, si punta al massimo in ogni occasione, al di là delle armi a disposizione. Lavoro, sudore, sacrificio, fame: è cambiato anche il vocabolario nello spogliatoio azzurro. E poi è cambiata la prospettiva, con la necessità di mettere sempre il noi davanti all’io. Non vince il singolo, vince la squadra.

Antonio è andato oltre le avversità

L’era Conte, invece, è stata rivoluzionaria in tutto, perché nessuno era mai partito da un decimo posto, senza coppe e senza un appeal internazionale forte da poter usare per arrivare a giocatori top. Antonio ci ha messo la faccia, è stato la calamita per attirare grandi nomi come Lukaku e McTominay.

il suo Napoli non si è mai scomposto: ha avuto un calo di rendimento a febbraio, post mercato, per i tanti infortuni che hanno condizionato il lavoro. Ma a conti fatti, Conte è stato primo per 18 giornate di campionato: Con la miglior difesa d’Italia e d’Europa, perché è così che si vincono i campionati. E Conte lo sa bene: in Italia ha brindato a 5 scudetti da giocatore e 4 da allenatore. A Napoli potrebbe cucirsi addosso la sua personale stella. Sì, sarebbe un prodigio.

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