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Endrick si sta prendendo il Real. Marca: “Ha scelto la strada del lavoro, non tutti possono dire lo stesso”

L’elogio della testata spagnola: «Non è la stessa persona di quando è arrivato l’estate scorsa. È cresciuto mentalmente e calcisticamente. Il suo lavoro quotidiano a Valdebebas lo sta trasformando in molto più di un semplice goleador».

Endrick si sta prendendo il Real. Marca: “Ha scelto la strada del lavoro, non tutti possono dire lo stesso”
Cc Leganes 05/02/2025 - Coppa del Re / Leganes-Real Madrid / foto Cesar Cebolla/Image Sport nella foto: esultanza gol Endrick

Da quando, appena maggiorenne, è giunto in Spagna la scorsa estate è passato meno di un anno, ma Endrick Felipe Moreira de Sousa – noto ai più, semplicemente come Endrick – si sta già facendosi largo tra le stelle del Real Madrid. Pagato circa 60 milioni di euro, il giovane brasiliano non è un titolare fisso a causa dell’agguerrita concorrenza nel reparto offensivo delle Merengues. Quel poco di spazio che gli viene concesso, però, sa usarlo molto bene.

Lo ha confermato ad esempio ieri sera, andando in gol nella pirotecnica sfida di Coppa del Re contro la Real Sociedad, dopo aver timbrato il tabellino anche all’andata. Per lui si è trattata della quinta rete in altrettante partite disputate nella competizione nazionale: il sentore è che il momento della consacrazione sia in procinto di arrivare.

In tal senso, i colleghi di Marca hanno dedicato un lungo approfondimento al classe 2006 verdeoro, soffermandosi sulla sua repentina (ma paziente e faticata) crescita caratteriale e tecnica. Ve ne riportiamo un estratto.

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Endrick e la sua metamorfosi

“Il brasiliano ha dichiarato dopo la partita che la sua unica ricetta è lavorare e impegnarsi, perché sa perfettamente cosa lo aspetta. Li riconosce e li indica. Si chiamano Rodrygo, Bellingham, Vinicius e Mbappé. È sincero perché ha dato la stessa risposta ai compagni di squadra e ai membri dello staff tecnico quando gli hanno chiesto come si sentiva quando non era in campo“, affermano i colleghi spagnoli.

“Non è la stessa persona di quando è arrivato l’estate scorsa. È cresciuto mentalmente e calcisticamente. Il suo lavoro quotidiano a Valdebebas lo sta trasformando in molto più di un semplice goleador. Ora è più un calciatore e il suo raggio d’azione non è limitato all’area di rigore”, si legge.

“Certo, vorrebbe avere più presenze e giocare di più, ma proprio come quando lasciò Brasilia, a 10 anni, sa che l’unica cosa che può aiutarlo è il lavoro quotidiano e, come sta facendo, aggiungere altri qualità al suo bagaglio. Arrivò al Real Madrid come goleador e ora il suo gioco è cresciuto, ha più caratteristiche. Si immerge nei video, fa gli straordinari, arretra al centro del campo, si abbassa sull’ala, aiuta i compagni e, soprattutto, ha capito che il calcio è molto più che segnare, che resta la sua grande specialità”, continua la nota testata.

Il lavoro come via per il successo

Marca, infine, conclude la sua analisi sottolineando quanto Endrick – a differenza di tanti giovani calciatori di oggi – sia guidato dall’umiltà e dal voler sempre imparare:

“I suoi messaggi si presentano sotto forma di lavoro e umiltà nella vita di tutti i giorni, lontani dagli atteggiamenti altezzosi di chi non accetta i consigli di chi se ne intende. Non è stato facile, ma se c’è una cosa che Endrick ha ben chiara è che il suo calcio non ha limiti, ed è per questo che ha accettato la sfida di migliorare e aggiungere più varianti al suo gioco. Lui ha il gol (7 gol in 562 minuti) e lo dimostra ogni volta che ne ha la possibilità, ma sa che la sua strada è lunga. Ha scelto la strada del lavoro e del continuare ad imparare. Non tutti possono dire lo stesso”.

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