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Ferrari, il solito Vasseur: ottimismo infarcito col nulla. Ricorda Thiago Motta (che è finito maluccio)

Ai canali ufficiali del team: «Rimanere concentrati su di noi è il modo migliore per progredire costantemente per colmare il gap che ci separa da chi ci precede in classifica».

Ferrari, il solito Vasseur: ottimismo infarcito col nulla. Ricorda Thiago Motta (che è finito maluccio)
Spa (Belgio) 30/07/2023 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Frederic Vasseur ONLY ITALY

Al netto della vittoria di Lewis Hamilton in Cina nella Sprint Race, i primi tre appuntamenti del campionato di Formula 1 si sono rivelati abbastanza deludenti per la Ferrari. La compagine di Maranello non ha ottenuto finora nemmeno un podio nelle gare della domenica, che ha concluso sempre – ed inesorabilmente – ad un distacco considerevole da McLaren o Red Bull.

Alla vigilia della parentesi in Arabia Saudita, a Jeddah, il team principal del Cavallino, Frederic Vasseur, è intervenuto ai canali ufficiali del team facendo alcune considerazioni ottimiste che, tuttavia, andranno confermate in pista.

Le parole di Vasseur in vista del Gp di Arabia Saudita

Come dicevamo, il manager francese è apparso moderatamente ottimista riferendo di un lavoro intenso e proiettato ad ulteriori miglioramenti dopo i segnali incoraggianti mostrati in Bahrain. Di seguito le sue dichiarazioni:

«La prima tripletta stagionale si conclude in Arabia Saudita, sul circuito della Jeddah Corniche, che presenta caratteristiche molto diverse sia per layout che per asfalto rispetto al Bahrain dove abbiamo corso meno di una settimana fa. A Sakhir abbiamo fatto dei piccoli passi avanti in termini di competitività, sia grazie a una miglior performance della vettura che per merito di una solida prestazione di squadra in qualifica e in gara. In questi pochi giorni a Maranello abbiamo continuato a lavorare intensamente sull’analisi dei dati e vogliamo affrontare la gara di Gedda con lo stesso obiettivo. Vogliamo rimanere concentrati su noi stessi, perché è il modo migliore di estrarre il massimo dal pacchetto a nostra disposizione e progredire costantemente per colmare il gap che ancora ci separa da chi ci precede in classifica».

Staremo a vedere se così sarà. Certo è che le stesse dichiarazioni sul nulla si sono ascoltate più e più volte negli ultimi anni, senza che però venisse mai imboccata la strada giusta. Vasseur ci ricorda Thiago Motta altro stipendiato da Elkann che non sembra attrezzato a scegliere la classe dirigente (vedi anche il fallimentare Giuntoli).

Barlume di speranza è la presenza nella Scuderia di Lewis Hamilton, l’unico che potrebbe – a nostro parere – indicare la giusta via dopo anni di vani tentativi. Del resto, speriamo che se si è deciso di ingaggiare un sette volte campione del mondo è perché si ha intenzione di affidargli un progetto tecnico e non per assistere alle sue passerelle con la tuta della Rossa (quando ha voglia di indossarla).

Leggi anche: Ferrari inquieta, Hamilton è vecchio? “Con il marketing non si vincono i mondiali, neppure le gare” (il Giornale)

La Ferrari dall’entusiasmo per l’arrivo di Hamilton alla depressione per gli zero podi nelle prime tre gare (Libero)

Libero analizza l’inizio stagionale della Ferrari Sf-25, con Hamilton e Leclerc già preoccupati per il prosieguo della stagione. Lo statunitense si direbbe preoccupato in generale per alcuni difetti della monoposto, da limare dopo gli aggiornamenti. Charles invece già ritiene il prossimo Gran premio in Bahrain decisivo per capire dove potrà posizionarsi la macchina, con chi potrà lottare e per cosa.

Leclerc ed Hamilton preoccupati per il futuro della Ferrari (Libero)

Scrive così Libero nella sua analisi:

“Dai test di Bahrain sono passate sei settimane. Ora si torna nel Golfo Persico per correre sul serio, ma la Ferrari lo fa con ben altro morale rispetto a un mese e mezzo fa. Dall’entusiasmo per l’arrivo di Hamilton alla depressione per gli zero podi nelle prime tre gare, con tanto di doppia squalifica a Shanghai. […]

Va comunque ricordato che Hamilton ha vinto la Sprint in Cina.

Se la Sf-25 non va, lasciano perplesse le parole dei suoi due piloti, apparentemente contrarie a quelle del loro team principal. Il sintomo di una squadra nervosa e confusa sulle linee da prendere in vista del futuro. Lewis e Charles hanno invocato l’arrivo degli aggiornamenti il prima possibile, mentre Vasseur ha parlato di «bilanciamento da trovare» per aiutare il pilota a estrarre il massimo dalla macchina. ]…]

Gli amanti di Maranello sperano in un passo avanti della vettura, che da metà 2024 è sbocciata arrivando a lottare fino ad Abu Dhabi contro la McLaren nei Costruttori. Così vogliono anche Hamilton e Leclerc, come chiaramente a parole hanno fatto capire dopo Suzuka. Il britannico ha parlato di un’auto che è terza o quarta forza della griglia e che perde un decimo al giro «a causa di problema che spero non ci sia più con l’arrivo degli aggiornamenti». Charles, con il volto deluso, ha detto che la sua monoposto «di più non ne aveva», nonostante una corretta gestione di gara del team.

Parlando anche di un Bahrain quasi decisivo «per capire la macchina», dove arriverà «con una visione molto diversa dei test invernali. Ho una direzione molto chiara che voglio prendere per il mio stile di guida e spero paghi». 

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