Il commento di Sergio Sciarelli. Il futuro dipenderà anche da un deciso piano di investimenti, atteso da tempo, e che dipenderà ovviamente da De Laurentiis

La partita con l’Empoli è stata molto significativa sotto più aspetti di carattere positivo e negativo. I primi prevalgono ampiamente sui secondi, avendo vinto un match molto delicato con tre gol di magnifica fattura, con uno svolgimento senza l’ormai abituale cardiopalma e con un secondo tempo migliore del primo! Ci siamo finalmente divertiti e con la soddisfazione di rimanere sempre in corsa nel campionato italiano. Rispetto però ad un bilancio confortante, sono riemersi anche i punti deboli: un portiere bravo nei pali ma timoroso nelle uscite e poco abile nel gioco con i piedi, una difesa esposta al gioco aereo degli avversari (quante volte è stato concesso all’Empoli di crearci problemi sulle palle alte?), alcuni giocatori meno lucidi e probabilmente stanchi per età e impiego ininterrotto nel corso del campionato (che era peraltro l’unico impegno di questo anno), un gioco in cui sono assenti spesso profondità e velocità. È chiaro che queste notazioni insoddisfacenti dovrebbero rappresentare segnali importanti per un Napoli che sarà di nuovo alla ribalta del calcio internazionale (soprattutto se s’investirà bene la liquidità di un bilancio societario positivo, frutto di un controllo dei conti che poche o nessuna altra squadra rispetta).
Ma il futuro dipenderà anche da un deciso piano di investimenti, atteso da tempo, per il settore giovanile, il centro sportivo, la struttura societaria e, sogno dei sogni, un nuovo stadio moderno e funzionale a livello europeo.
Chiudiamo, quindi, con un interrogativo sostanziale: sarà il presidente capace e propenso ad attuarlo? Di fronte a questo dubbio di non poca rilevanza, godiamoci per il momento i tanti lati positivi di una larga vittoria contro un avversario sulla carta molto debole ma fastidioso per qualsiasi avversario, con la convinzione di potere restare in corsa dietro, per ora, all’Inter e avanti a tutte le altre squadre.