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Flick: «L’Inter? Le partite precedenti non contano, giocano con cinque giocatori a centrocampo»

In conferenza: «L’Inter è una squadra forte, penso abbia la miglior difesa d’Europa ma credo abbia anche una delle migliori mediane»

Flick: «L’Inter? Le partite precedenti non contano, giocano con cinque giocatori a centrocampo»
Barcelona's German coach Hans-Dieter Flick looks on during the UEFA Champions League 1st round day 1 football match between AS Monaco and FC Barcelona at the Louis II Stadium in the Principality of Monaco on September 19, 2024. (Photo by Miguel MEDINA / AFP)

Hansi Flick, tecnico del Barcellona, è pronto a sfidare l’Inter di Simone Inzaghi in semifinale di Champions League. Appuntamento a domani sera allo Stadio di Montjuïc alle ore 21.

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Flick: «Noi pensiamo solo alla prima partita»

L’Inter ha subito pochissimi gol, voi più di tutti in Champions. Sarà una chiave della partita secondo Flick?
«Noi pensiamo solo alla prima partita, è il primo step. L’Inter è una squadra forte, penso abbia la miglior difesa d’Europa ma credo abbia anche uno dei migliori centrocampi. Sarà una partita complicata, e dovremo essere pronti».

Come ha visto i giocatori? La risposta di Flick:
«Stanno bene. Vincere una finale con il Real Madrid è una cosa molto speciale e ovviamente molto emozionante. Però sappiamo di avere l’opportunità di andare in finale di Champions League, la più importante di tutte. Per tutti è un sogno essere qui, dobbiamo rimanere concentrati: oggi ci siamo allenati bene, tutti sono concentrati sull’avversario e su cosa dobbiamo fare, come pure cosa dobbiamo imparare dall’ultima partita. Dobbiamo mostrare la nostra forza e come possiamo giocare».

Ci saranno cambiamenti di formazione?
«Vedremo domani, oggi non è il caso di parlarne. Abbiamo un altro allenamento domani e vedremo come sta la squadra. L’Inter ha giocato di sabato e ha avuto qualche ora in meno rispetto a noi, ma è una semifinale di Champions e tutti vogliono dare il 100%. Abbiamo tanti giocatori che vogliono giocare questa partita, anche solo per 45 minuti, ed è una cosa buona».

Pensa di dover frenare l’euforia da parte dei suoi giocatori?
«No, quello che posso vedere è che tutti sono concentrati su questa partita, che tutti sanno quanto sia importante poter andare in finale di Champions. Aver battuto il Real ci dà ulteriori motivazioni. Sappiamo che dovremo lavorare duramente per andare in finale, e che l’Inter ha giocatori di esperienza, alcuni dei quali sono all’ultima chiamata per una finale di Champions: daranno il massimo, ma anche noi».

Szczesny sarà il portiere domani e in una ipotetica finale?
«Tek giocherà in Champions, questo è chiaro. Penseremo a cosa fare in campionato, ma è un altro discorso».

A questo punto la formazione la decidono le tattiche o le energie?
«Ovviamente ci alleniamo e abbiamo poco tempo per studiare novità, dobbiamo capire come stanno i giocatori e se hanno problemi. Dobbiamo fare in modo che possano arrivare a fine stagione, senza rischi. Ma anche la tattica è una questione fondamentale: oggi ci siamo allenati bene, dopo due giorni di recupero».

Fermin è un’opzione come titolare?
«È sempre un’opzione, sabato abbiamo deciso in maniera diversa: è entrato e ha giocato benissimo. È un giocatore fantastico, sa attaccare in profondità e sa gestire la palla. È un grande giocatore».

Qual è l’importanza di Koundé in campo e fuori?
«È un giocatore molto professionale, al di là del gol segnato ha difeso benissimo anche contro il Real e ha fermato alcune giocate chiave, per esempio di Bellingham. Quando ho visto che stava saltando per segnare ero sorpreso, ma poi ho capito che avrebbe colpito la palla e sono stato felice. Per me è un giocatore top».

Si parla tanto delle trattative per il rinnovo di contratto. Qual è la situazione?
«Penso che allenerò qui anche l’anno prossimo… C’è un progetto fino al termine della prossima stagione, come ho sempre detto sono entusiasta di poter lavorare qui e amo vivere a Barcellona. Però non è il momento giusto, dobbiamo concentrarci su quello che possiamo raggiungere e questo conta molto di più della mia situazione. Non ci pensiamo proprio».

Cosa pensa del modo di giocare dell’Inter?
«Abbiamo parlato del loro stile di gioco, occupano il centrocampo con cinque giocatori e dobbiamo gestire questa situazione in qualche modo. Per noi è molto importante tenere il possesso della palla e prendere le decisioni giuste in difesa. Dobbiamo coprire gli spazi, è una cosa fondamentale».

Le tre sconfitte consecutive dell’Inter come cambiano il suo modo di preparare questa partita?
«Credo che ci sia una grande differenza, anche loro sono a due partite da una finale di Champions League. Ora tutti daranno il 100% e le partite precedenti non conteranno».

L’Inter era vicinissima a tre titoli e ora è molto vicina a non vincere nulla. Può essere un peso?
«Non ci penso, non è una questione che mi riguarda. Penso alla mia squadra, a cui ho detto che è importante dare ora il 100%, aspettandosi che loro facciano lo stesso: sono pronti, hanno una mentalità vincente, dovremo giocare al più alto livello possibile».

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