A Sky Sport: «Il cambio di Retegui? Oggi è difficile che un attaccante giochi tutta la partita. Lookman è uscito per errore, doveva uscire Ederson»

Gasperini: «Pesa l’aver detto che non rinnovo? È una stupidata, abbiamo vinto l’Europa League senza rinnovo»
Gasperini a Sky Sport dopo Atalanta-Lazio 0-1.
Sconfitta difficile da digerire, non ha segnato cinque volte nelle ultime sette partite.
«Prestazione di assoluto valore anche se non è stata supportata dai gol, dalle situazioni. C’è stato il patatrac in difesa come purtroppo ci è successo a Firenze. Dobbiamo raccontare una sconfitta ma non nello spirito. È una striscia lunga di non vittorie che ci penalizza, in partite come quella di oggi ancora di più. Ci sono ancora parecchie gare, le partite si possono perdere quando succedono queste cose».
Il pasticcio sulle sostituzioni.
«Doveva uscire Ederson, abbiamo sbagliato i numeri sulla lavagnetta. Non siamo riusciti a intervenire prima che Lookman uscisse, era già fuori».
Rinunciare a Retegui negli ultimi minuti, perché?
«Non mi sembra una novità. Anche la Lazio ha cambiato i tre d’attacco. Tutte le squadre hanno uomini in attacco che sostituiscono regolarmente. È una situazione che dai cinque cambi in poi, sono quasi tutte così le partite. O se devi recuperare o puoi sfruttare gli spazi. Le rose ormai sono fatte da cinque sei attaccanti. È sempre così. Difficilmente i giocatori in attacco giocano tutta la partita, uno su tre. Le caratteristiche? Sono entrati De Ketelaere, Maldini, non è che sono due difensori? Spesso siamo riusciti a ottenere risultati con i cambi, ultimamente ci riusciamo meno».
Sensazione che l’Atalanta si sia inceppata, c’entra il fatto che hai detto che non rinnovi più?
«Questa è una stupidata, dopo quello abbiamo vinto 5-0 a Empoli, 4-0 contro la Juventus. È una cosa di comodo gettata proprio così. Nessuno si è mai tirato indietro. Il contratto lo scorso anno l’ho firmato dopo l’estate, e abbiamo vinto Europa League e qualificazione Champions. Non possiamo negare la prestazione anche se non c’è stato il risultato. Ti faccio l’esempio dell’anno scorso. È un alibi che allontana dal campo, dal gioco del calcio, e dalle partite giocate».