Non manca solo il tiro, mancano i passaggi, la circolazione di palla. Contro l’Arsenal, affidarsi alla speranza di genialate individuali non basta.

Il Real Madrid ha perso 3-0 contro l’Arsenal l’andata dei quarti di Champions League. Si giocherà il passaggio in semifinale al Bernabeu, dove però dovrà ribaltare il risultato e non sarà affatto semplice.
Il Real Madrid è una squadra sonnambula in Champions
El Pais commenta la prestazione dei blancos:
Il Real ha cominciato la partita a Londra tra lo stordimento difensivo e la mancanza di brillantezza davanti, fedele a uno schema di gioco dove non manca solo il tiro, ma anche il passaggio finale e non c’è circolazione di palla. Sembra che l’intenzione sia quella di far rivivere le specie estinte: lasciare in pace i lupi e iniziare con Kroos (che non gioca più, ndr). Quei mortali passaggi orizzontali del primo tempo sono stati trasformati nel secondo da un Arsenal aggressivo che non si è fatto intimidire dal Madrid.
Le due cose che sono mancate al Real Madrid, una squadra senza ordine che spera in lampi individuali o azioni imprevedibili e scarse, insufficienti in Champions contro squadre così agguerrite. Una squadra sonnambula che sembra qualcosa fino a quando non si scopre che è addormentata. La sensazione è che i pezzi pregiati brillino come nessun altro ma, quando si tratta di incastrarli tra loro, bisogna costringerli a rompersi o semplicemente cercare di farli sembrare separati a breve distanza. I blancos stanno lottando in campionato, ma in Europa sono condannati a morte.
I blancos non corrono: 12 chilometri in meno rispetto all’Arsenal
Il quotidiano spagnolo Marca evidenzia un dato, quello dei chilometri percorsi, che segna un divario tra le due squadre. Scrive il quotidiano spagnolo:
Carlo Ancelotti ha sempre sostenuto che il Real Madrid non ha bisogno di superare i suoi rivali in Champions League per vincere le loro partite. Può avere ragione, ma non nei termini evidenziati dalle statistiche Uefa sui chilometri percorsi da ogni squadra. La differenza è abissale ed è un fatto che la dice lunga sull’atteggiamento dell’Arsenal di Arteta e del Madrid di Carletto. Perché è vero che il calcio non è una corsa, ma bisogna lottare e mettere tutto in campo. Gli inglesi hanno percorso 113,56 km contro i 101,16 del Madrid. Sono fino a 12 chilometri in meno, un margine troppo ampio. La qualità non è sufficiente quando la differenza è così abissale.