Vecchie storie di scommesse ricicciate nella settimana in cui arrestano i capi ultrà dell’Inter. Guerriglia da derby, arbitraggi opinabili

COMMENTO ALLA 32° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Il tifoso credulone al pari di un sempliciotto Giufà calviniano si immerge impavido nella poco credibile narrazione del campionato più corrotto dell’universo.
Ha voglia di avventura e di paradisi.
Ha voglia di eroi da sognare.
Nella settimana degli arresti per i delitti fra capi ultrà interisti, guarda caso, viene di nuovo a galla lo scandalo scommesse dei calciatori, con qualche dettaglio in più ma che, insomma, pare una roba vecchia di due anni, una minestra riscaldata ad hoc.
Meglio parlare di scommesse che di ‘ndrangheta interista.
Il calcio è tutto dentro a un fosso.
Annaspa il tifoso in mezzo all’acqua sporca, alza gli occhi e in cielo vuol vedere ancora stelle.
Non è una catastrofe, slinguetta una certa signora
Seria A. Che meraviglia! Un campionato ancora in bilico.
Il Napoli che non deve perdere contatto con la vetta scende in campo annoiato e scontroso come una zita sturbata.
I nipoti di Farinata, con un piede in B e cinque titolari in tribuna, ne approfittano e per tutto il primo tempo impensieriscono il tifoso.
Figuriamoci la ripresa, pensa lui, ricordando le sette rimonte subite che sono costate tre quarti di gloria.
E invece no.
Gli empolesi calano gli azzurri crescono.
Grazie al duo Piedone-Scott straripanti.
A Pasqua gli azzurri in trasferta a Monza contro la peggiore del campionato. Gli interisti a Bologna contro quella più in forma.
Che dite? Vogliamo sperare?
E speriamo.
Serie A. Che spettacolo!
Praticamente una passerella per la capolista.
L’Inter gioca contro un Cagliari che sembra aver lasciato i titolari a casa.
Nicola manda in campo una formazione “stramba”, e i rossoblù di Giulini crollano.
Giulini: Presidente della squadra sarda ma anche azionista dell’Internazionale F.C.
Ma si può?
Se la Vecchia non va in Champions salta in aria.
Dispiace per le altre.
Ma gli ergastolani non possono fare a meno dei 60 milioni dell’Europa. Fatevene tutti una ragione.
E’ inutile protestare.
Veiga si aggrappa disperato alla maglia di Krstovic che lo trascina per 20 metri buoni fin dentro l’area?
E vabbè è un bel gesto coreografico.
Ma cosa può fare l’arbitro se a commettere il fallo è la Madama e la vittima è il piccolo Lecce senza brand?
Il calcio senza gioia prevede uno scontro feroce fra antagoniste teppaglie prima del derby dell’Urbe.
Ma all’Olimpico è bella la cosiddetta coreografia sugli spalti.
E intensissima è la gara in campo.
Gli Aquilotti meriterebbero la vittoria.
Ma c’è Svilar che la nega, salvando i sangue oro almeno tre volte.
Gli indagati Fagioli, McKennie, Paredes, Bellanova regolarmente in campo.
Non è successo niente.
Ha ragione quella signora: non è una catastrofe.