L’Equipe dà notizia del fallimento totale dell’accordo. La Ligue1: «Loro non pagano, chiedono la mediazione e sono loro che rifiutano la proposta del mediatore»

Continua la guerra tra il calcio francese e Dazn. Ieri si percepiva un timore concreto circa “la fine dell’avventura tra la Professional Football League (LFP) e Dazn (8 partite su 9 di Ligue1 per un importo medio annuo di 375 milioni di euro, l’ultima delle quali trasmessa su beIN Sports)“, scrive l’Equipe. “Non si è giunti ad alcun accordo. Il conflitto tra i partner, sempre più simili a nemici giurati, resta dunque irrisolto, mentre prosegue il procedimento avviato dalla piattaforma presso il Tribunale delle attività economiche di Parigi (Dazn chiede al calcio professionistico francese un risarcimento complessivo di 573 milioni di euro “per violazioni accertate” e “frode commerciale”)“.
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Ligue1 e Dazn non trovano l’accordo, si separeranno a fine stagione
Secondo quanto racconta il quotidiano francese, nemmeno la mediazione di un commissario, Frank Gentin, nominato dal tribunale ha portato i frutti sperati. Eppure le premesse erano piuttosto positive. “L’incontro dei presidenti dei club di Ligue1 e Ligue2 che hanno votato a favore della fine della collaborazione con Dazn” faceva sperare bene. I presidenti di Ligue1 però hanno opposto una resistenza maggiore optando così “anche per la fine prematura di questa unione sempre più forzata“.
In serata, quindi, mentre il Psg si giocava l’accesso alle semifinali di Champions, “tutti gli organi direttivi del calcio professionistico francese hanno votato una proposta del mediatore, secondo cui Dazn avrebbe dovuto saldare le ultime due rate della stagione (70 milioni di euro il 30 aprile e 70 milioni di euro il 30 giugno)”. Da lì in poi ognuno per la sua strada.
La risposta di Dazn. “Dopo quattro mesi di discussioni, di cui un mese e mezzo di mediazione, avviate in buona fede da Dazn e diverse proposte messe sul tavolo, la mediazione purtroppo non è riuscita ad avvicinare sufficientemente i punti di vista“, ha affermato un portavoce dell’emittente. “È stato quindi impossibile trovare – in questa fase – un accordo per una risoluzione amichevole della situazione“.
Una fonte vicina alla dirigenza della Ligue1 ha aggiunto «È davvero il mondo alla rovescia. Sono loro che non pagano. Sono loro che chiedono la mediazione, avviata su iniziativa del Tribunale delle Attività Economiche di Parigi. E sono loro che rifiutano la proposta del mediatore».
Per il momento però questo matrimonio forzato continua. Il 30 aprile Dazn dovrà versare 70 milioni di euro alla Lfp, che poi li distribuirà ai club. “Non è detto che l’emittente lo faccia senza battere ciglio. Potrebbe infatti scegliere di combattere di nuovo, come ha fatto lo scorso gennaio, quando ha pagato solo 35 milioni di euro, metà del suo conto, e ha messo l’altra metà in deposito a garanzia“. Ciò ha costretto la Lfp ad attingere alle proprie riserve per anticipare denaro ai club.