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Jacobs: «Non credo che Tortu abbia licenziato il fratello che mi faceva spiare. Io l’avrei fatto»

A Le Belve: “Per come conosco Filippo non potrei mai pensare che ne fosse a conoscenza. In caso contrario sarebbe una bella botta”

Jacobs: «Non credo che Tortu abbia licenziato il fratello che mi faceva spiare. Io l’avrei fatto»
Parigi (Francia) 09/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / atletica / foto Image Sport nella foto: Marcell Jacobs-Filippo Tortu

Marcell Jacob suo fratello l’avrebbe licenziato. Invece Tortu… Il caso dello spionaggio tra i due campioni dell’atletica italiano ha creato una frattura di cui parla la medaglia d’oro dei cento metri a Tokyo, a Le Belve.

“Una notizia che mi ha sconvolto, non me lo sarei mai aspettato”, dice. Fagnani insiste: “È possibile che lui non sapesse?”. Per come conosco Filippo non potrei mai pensare che fosse a conoscenza di questa cosa”. Ma se dovesse emergere un suo coinvolgimento “sarebbe una bella batosta, personale e per tutta la squadra”.

“Ha licenziato il fratello?” chiede quindi Fagnani. “Non penso. È il fratello… Io l’avrei fatto”.

Poi Jacobs parla della sua infanzia e del mancato rapporto con il padre: “Da piccolo mentivo a me stesso e anche agli altri, facendo credere che mio padre fosse un super eroe che amavo e ammiravo. Però dentro di me soffrivo. Alle elementari vedevo i disegni dei miei compagni che avevano una famiglia e io invece disegnavo solo mia madre. A 12 anni la prima volta che ho visto mio padre non ho provato niente. Era uno sconosciuto“. Poi “prima delle Olimpiadi ho iniziato ad abbattere quel muro che avevo creato per ritrovare il rapporto con mio padre. È da lì che nasce il Marcell Jacobs che ha iniziato a vincere”.

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