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Juventus, Giuntoli ha incontrato l’entourage di Osimhen: è lui il dopo Vlahovic (Il Giornale)

Schira: ma serve la qualificazione in Champions. Vlahovic sarà venduto al miglior offerente. Sempre che (aggiungiamo noi) Giuntoli resti

Juventus, Giuntoli ha incontrato l’entourage di Osimhen: è lui il dopo Vlahovic (Il Giornale)
Ci Napoli 21/02/2024 - Champions League / Napoli-Barcellona / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen

Juventus, Giuntoli ha incontrato l’entourage di Osimhen: è lui il dopo Vlahovic (Il Giornale)

Il Giornale, con Nicolò Schira, scrive di un incontro tra Giuntoli e l’entourage di Osimhen:

Dalle parti della Continassa il pensiero per Victor Osimhen cresce e stuzzica sempre di più. Molto dipenderà dal finale di stagione della Vecchia Signora. Tradotto: senza la qualificazione alla Champions ogni ambizione di gloria andrebbe riposta nel cassetto. In caso di quarto posto, invece, la Juve proverà a chiudere un grande colpo in attacco, dove resta in uscita Vlahovic (verrà ceduto al miglior offerente in estate dopo il mancato accordo per rinnovare il contratto in scadenza nel 2026); mentre il futuro di Kolo Muani appare in bilico (visto che servono 60 milioni per portarlo via dal Psg).

Motivo per cui il dt bianconero Cristiano Giuntoli nei giorni scorsi ha incontrato l’entourage di Victor Osimhen. Il goleador nigeriano attualmente è in prestito al Galatasaray, ma punta a trasferirsi in un top club. 

C’è l’Arabia Saudita ma secondo Schira la priorità è l’Europa.

Dalla Premier in tanti hanno sondato il terreno col Napoli, ma nessuno ha affondato il colpo nonostante la clausola rescissoria da 75 milioni (non valida per i club italiani). Ecco perché la Juve resta vigile e pronta a giocarsi le proprie carte, sfruttando proprio il grande feeling tra Giuntoli e Osimhen: fu proprio il dirigente toscano, infatti, a portarlo in Serie A nel 2020 dal Lille. Un rapporto che può rappresentare una carta in più per la Vecchia Signora.

Riportiamo quale che abbiamo scritto di recente, perché la centralità di Giuntoli nel futuro della Juve è tutta da verificare.

Se il futuro di Osimhen alla Juventus è nelle mani di Giuntoli, la vediamo dura per i bianconeri

La Gazzetta si concentra su Victor Osimhen, attaccante di proprietà del Napoli in prestito al Galatasaray. Tutti lo vogliono, i grandi club osservano aspettando il momento propizio. In Italia Giuntoli si muove (sempre che resti alla Juventus, ndr), lancia segnali e aspetta di sedersi al tavolo delle trattativa. La clausola da 75 milioni non è valida per i club italiani. Il nodo è che la Gazzetta continua ad attribuire a Giuntoli centralità che nel progetto bianconero, ma i fatti conducono in tutt’altra direzione.

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C’è un mondo (quasi) che s’è messo alla finestra per Osimhen

Sulla Gazzetta si legge:

Tutte le strade portano a Osi: e che si vada a Parigi, che si scelga di atterrare a Manchester, che si proceda in direzione Londra oppure Liverpool, che si preferisca l’Italia e quindi Torino.

C’è un mondo (quasi) che s’è messo alla finestra, che allude, lusinga, chiede oppure finge disinteresse per quell’uomo mascherato, ma fino a un certo punto: perché l’identikit lo svela il suo curriculum e al resto provvede la postura del corpo. Sua Maestà Victor Osimhen, ultimo domicilio Istanbul, al Galatasaray, ventisei gol tutti d’un colpo presentandosi persino a giochi avviati, sa come si crea un esercito di sudditi: c’è una fila di pretendenti, sono club di primissima fascia.

Una clausola che soffoca qualsiasi asta: con 75 milioni, Osimhen si può prendere dalla sera alla sera, inviando la classica Pec ed annunciando che si vuole esercitare un diritto praticabile. E però, affinché non sia poi così semplice, Cristiano Giuntoli, che per Osimhen spinse De Laurentiis ad investire 49 milioni nel 2020, in piena pandemia, non si è lasciato distrarre dai problemi di questi mesi: sapendo, s’è messo dietro l’uscio, come sua buona abitudine ha lanciato segnali di fumo e, incurante di dover giocare al rialzo, ha fatto sapere che lui è pronto a giocarsela. A quel punto, ovvio, si aprirebbero altri scenari, sarebbe necessario e anzi indispensabile accomodarsi ad un tavolo, fare un’offerta, spingendosi oltre l’accordo.

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