Lo scrive El Paìs: “Nel Paese che ha inventato il calcio e consuma milioni di pinte all’anno di birra, potrebbe trattarsi, secondo i promotori, di una punizione sufficientemente dissuasiva”

Il Regno Unito ha una delle più alte popolazioni carcerarie dell’Europa occidentale (oltre 86.000 detenuti, 134 ogni 100.000 abitanti in Inghilterra e Galles a marzo dell’anno scorso), e sta cercando soluzioni creative per affrontare l’arretrato giudiziario ed evitare di dover costruire due nuove carceri all’anno. Una delle opzioni sul tavolo – scrive El Paìs – secondo diversi membri del governo britannico, è quella di sostituire la pena detentiva con il divieto per il trasgressore di frequentare eventi sportivi e pub”. Insomma condannati a stare… senza calcio e birra.
“Nel Paese che ha inventato il re degli sport e ne consuma milioni di pinte all’anno, potrebbe trattarsi, secondo i promotori dell’iniziativa, di una punizione sufficientemente dissuasiva – scrive il quotidiano spagnolo – Invece di una pena detentiva, una pena calcistica.
“Una bella partita di calcio è una dimostrazione di talento e, pertanto, qualcosa di simile all’arte. Ci sono obiettivi di qualità museale che producono la stessa gratificazione che si prova contemplando un bel dipinto: ammirare le qualità che avremmo voluto avere e goderne la bellezza. Ma allo stesso tempo la passione per uno stemma o per i colori si collega a un lato selvaggio e animalesco. Ci deve essere qualcosa che non va se il Paese che ha inventato questo sport sta pensando di sostituire le pene detentive con il divieto di frequentare grandi eventi sportivi e/o pub. In altre parole, oserebbero lasciare che il trasgressore esca per strada, ma non in uno stadio”.