ilNapolista

La Gran Bretagna pensa al divieto di andare alla partita e al pub come alternativa al carcere

Lo scrive El Paìs: “Nel Paese che ha inventato il calcio e consuma milioni di pinte all’anno di birra, potrebbe trattarsi, secondo i promotori, di una punizione sufficientemente dissuasiva”

La Gran Bretagna pensa al divieto di andare alla partita e al pub come alternativa al carcere
Football fans drink beer as they attend the FIFA Fan Festival at Al Bidda park in Doha on November 20, 2022, on the opening of the Qatar 2022 World Cup football tournament. (Photo by Philip FONG / AFP)

Il Regno Unito ha una delle più alte popolazioni carcerarie dell’Europa occidentale (oltre 86.000 detenuti, 134 ogni 100.000 abitanti in Inghilterra e Galles a marzo dell’anno scorso), e sta cercando soluzioni creative per affrontare l’arretrato giudiziario ed evitare di dover costruire due nuove carceri all’anno. Una delle opzioni sul tavolo – scrive El Paìs – secondo diversi membri del governo britannico, è quella di sostituire la pena detentiva con il divieto per il trasgressore di frequentare eventi sportivi e pub”. Insomma condannati a stare… senza calcio e birra.

“Nel Paese che ha inventato il re degli sport e ne consuma milioni di pinte all’anno, potrebbe trattarsi, secondo i promotori dell’iniziativa, di una punizione sufficientemente dissuasiva – scrive il quotidiano spagnolo – Invece di una pena detentiva, una pena calcistica.

“Una bella partita di calcio è una dimostrazione di talento e, pertanto, qualcosa di simile all’arte. Ci sono obiettivi di qualità museale che producono la stessa gratificazione che si prova contemplando un bel dipinto: ammirare le qualità che avremmo voluto avere e goderne la bellezza. Ma allo stesso tempo la passione per uno stemma o per i colori si collega a un lato selvaggio e animalesco. Ci deve essere qualcosa che non va se il Paese che ha inventato questo sport sta pensando di sostituire le pene detentive con il divieto di frequentare grandi eventi sportivi e/o pub. In altre parole, oserebbero lasciare che il trasgressore esca per strada, ma non in uno stadio”.

ilnapolista © riproduzione riservata