Due vittorie su due per la Juve di Tudor: “la gestione precedente ha prodotto blocchi psicologici e quarto posto a rischio”

La Stampa di Elkann infierisce su Thiago Motta: “è finito il presunto calcio relazionale, con i ruoli vaganti”
La seconda vittoria consecutiva della Juventus di Tudor (due vittorie in due partite) aumenta la rabbia nell’ambiente Juve per l’assurda scelta dell’allenatore italo-brasiliano difeso per mesi contro ogni evidenza. Oggi La Stampa di Elkann scrive un colonnino che potremmo definire dello sfogo.
Scrive Antonio Barillà:
È un’altra Juve. Mentalmente libera, tatticamente ordinata, sostenuta da calciatori talentuosi ma a lungo ingabbiati e abbattuti. È simbolico che a confezionare il successo siano Koopmeiners e Yildiz, l’olandese strapagato che s’era smarrito e il campioncino a chi-
lometro zero messo, come tanti bianconeri a turno, in discussione. Non ci sono magìe, dietro la metamorfosi: semplicemente sono state restituite la fiducia e la possibilità di sprigionare l’estro, senza diventare nomadi in campo in un tourbillon di posizioni e senza fluttuare dentro gerarchie mai chiare.
La Stampa poi risponde a eventuali nasi storti per il finale thrilling in cui il Lecce ha rischiato di pareggiare:
In tante altre circostanze era andata peggio, con squadre di minor caratura capaci non di spaventare ma di fermare la Juve, o, nel caso dell’Empoli, estrometterla dalla Coppa Italia. E rammentino, soprattutto, la lezione della gestione precedente, fatta di grandi attese e promesse vane di bel gioco, di presunto calcio relazionale e formazioni rivoltate come calzini, di capitani girevoli e ruoli vaganti. Risultato? Imbarcate di gol, blocchi psicologici, scivolate in classifica e quarto posto a rischio.
Damascelli risponde all’agente di Motta: «Thiago Motta ha trattato in maniera vergognosa la storia della Juventus»
Nonostante l’ottimo avvio di Tudor il mondo Juve continua ad essere molto interessato a parlare ancora di quello che ormai rappresenta il passato, cioè Thiago Motta. Lo ha fatto Tony Damascelli, chiamato a commentare a Rai Sport, le dichiarazioni dell’agente di Thiago Motta, Canovi, che a TMW aveva preferito non soffermarsi sulla decisione della Juventus, ma aveva voluto sottolineare come l’ex allenatore del Bologna sia stato trattato ingiustamente, respingendo le voci su presunti problemi con lo spogliatoio. «Non mi esprimo sull’esonero, ma vorrei invece parlare di un’altra cosa. Il trattamento che ha ricevuto Thiago – e non mi riferisco alla Juventus – è stato vergognoso. Non è assolutamente vero che non andava d’accordo con i calciatori. Si può attaccare l’allenatore, ma non l’uomo».
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In risposta Damascelli ha commentato: «Thiago Motta ha trattato in maniera vergognosa la storia della Juventus, diciamo le cose come stanno. Poi che l’opinione pubblica abbia una reazione critica nei confronti di un allenatore, che sia Guardiola o l’ultimo della categoria eccellenza, è normale ma usare il termine vergogna mi sembra esagerato. Motta è un ottimo professionista che ha sbagliato una stagione, dopo averne fatto una buona a Bologna, va via senza essere stato cacciato, è lui stesso che si è chiamato fuori».