Le note di Gloria Gaynor hanno accompagnato l’avvicinamento all’Aston Villa. Gli allenamenti continuano ma il Psg ha “confermato una nuova gestione delle emozioni”

A Parigi c’è uno strano clima, felice, rilassato. Qualcosa che Psg, giocatori e tifosi non vivevano da tempo. Come racconta l’Equipe, dopo l’allenamento del giovedì, “lo staff di Luis Enrique ha concesso 48 ore di riposo fino a sabato pomeriggio. Non si è trattato di un premio per il vantaggio ottenuto all’andata di Champions (3-1), dato che la decisione era stata presa prima, ma di un momento di relax valutato consapevolmente da Luis Enrique e dai suoi assistenti, convinti che il recupero sia parte integrante della settimana di allenamento“.
Il relax del Psg tra allenamenti, feste in piscina e Gloria Gaynor
“Una parte del gruppo – continua l’Equipe – ha colto l’occasione per incontrarsi nel pomeriggio per una festa in piscina organizzata da uno dei dirigenti del club. L’occasione per pensare (un po’) ad altro e per trascorrere qualche ora insieme, in compagnia delle famiglie, sfidandosi a ping-pong o cantando insieme.
La festa in piscina si è conclusa sulle note di ‘I will survive’, l’inno della nazionale francese sulla strada verso la vittoria nella Coppa del Mondo del 1998. «Che sensazione provi durante il tuo fine settimana?» «Ci annoiamo ancora un po’» , ha detto Ousmane Dembélé sorridendo lunedì. «È meglio quando ci sono delle partite. Ma ci ha anche fatto bene riposarci e prepararci»“.
La seduta pre-partita e il giro di campo al Villa Park, ieri nel tardo pomeriggio, “hanno confermato una nuova gestione delle emozioni al Psg, che forse sembra essere il più grande risultato di Luis Enrique quest’anno. Lontano dalla soffocante pressione avvertita in altri tempi“.
Luis Enrique, uno che abbandona le riunioni per fare flessioni e squat
Già dal primo giorno, i giocatori del Paris Saint-Germain non avevano dubbi su Luis Enrique, scrive il Telegraph. A ognuno – Neymar e Mbappé compresi – fu detto che avrebbero dovuto firmare un foglio di carta per dichiarare la presenza all’allenamento. Non c’erano scuse, né eccezioni. Anche i giocatori infortunati erano tenuti a essere presenti. E se eri in forma e non firmavi personalmente il foglio, non giocavi. Era il luglio 2023. Neymar se ne sarebbe andato entro la fine del mercato estivo. Mbappé se ne sarebbe andato a parametro zero un anno dopo. Prima dell’arrivo di Enrique era già stato annunciato l’addio di Messi, seguito da Sergio Ramos e Verratti.
Ora si può dire che il Psg è la vera grande squadra a immagine e somiglianza di Luis Enrique. Glielo riconoscono tutti, a maggior ragione il Telegraph. Che sentenzia: ha chiuso l’era dei “monili vistosi”. I gioielli inutili.