Il cervellotico dibattito tra tifosi. Se non fa i cambi, il motivo è piuttosto evidente. L’attacco scudetto del Napoli era Kvara-Osimhen-Lozano con Zielinski

La vittoria dell’Inter sul Bayern dovrebbe dare un’idea del lavoro di Conte col Napoli
Nel dibattito cervellotico sul campionato del Napoli per avere una cifra del lavoro di Conte bisogna vedere Bayern-Inter di ieri sera. Stare a 3 punti da una squadra che a Monaco ha sofferto, domato e vinto con sprazzi di grande calcio in casa di una delle favorite per la vittoria della Champions. Grazie all’andamento claudicante dei nerazzurri in serie A gli azzurri sono ancora lì “a dare fastidio”. Questa è la definizione di Conte che ha avuto sempre chiaro il divario tra il Napoli e l’Inter in termini di rosa (Carlos Augusto e Frattesi docet, ndr).
Il calo nei secondi tempi. Perché il coach british-pugliese non fa i cambi? Evidentemente preferisce un Politano in debito di ossigeno a un Ngonge o Mazzocchi, un Anguissa in affanno a Billing. Lui ha sotto mano i calciatori durante la settimana e sa chi può reggere una gara contro Bologna e Milan. “Il Napoli fa pochi gol” e “questa è gran parte della squadra scudetto”. Su questo punto bisognerebbe chiarire una cosa: l’attacco tricolore del Napoli era Kvara-Osimhen-Lozano con Zielinski sulla trequarti. Politano era l’alternativa al messicano per Spalletti, Elmas per il georgiano e ben due alternative al nigeriano (Jack e Simeone).
Oggi oltre Neres un acciaccato Okafor con Spinazzola altalenante per i guai muscolari, oltre Matteo un Ngonge che non punge mai, big Rom che fa reparto da solo con Simeone che a differenza della stagione scudetto quando entra sbagli i gol. Non è un caso che il nostro migliore goleador sia la coppia McTominay-Anguissa con 12 reti insieme.
Insomma, questa squadra è stata costruita per gradi con l’obiettivo di fare il 3°-4° posto. A 7 dalla fine si trova a 3 punti da una squadra che tra Bologna, Roma e Lazio potrebbe lasciare a terra 4-6 punti decisivi per lo scudetto. Il Napoli è lì “a dare fastidio” e nel calcio tutto può succedere. Bisogna godersi questa stagione inaspettata dove Antonio Conte – con la speranza che resti per gli altri due anni di contratto aprendo un ciclo – ha solo iniziato il suo lavoro. La palla è tonda, davano l’Atalanta campione e ora i bergamaschi rischiano anche la zona Champions. Il Napoli con una media punti di 1.33 è ancora lì “a dare fastidio”. Giochiamocela fino in fondo.