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L’arbitro Brych: «Nessuno parlava quanto Chiellini. Tirava la maglia all’avversario e chiedeva: “posso tirarla così?”»

Allo Spiegel: «Ibrahimović è abituato al linguaggio della strada, non puoi avvicinarti troppo a lui, a lui questo non piace». Lascerà a fine stagione

L’arbitro Brych: «Nessuno parlava quanto Chiellini. Tirava la maglia all’avversario e chiedeva: “posso tirarla così?”»
German referee Felix Brych looks on during the German first division Bundesliga football match between Hertha Berlin and FC Union Berlin in Berlin on January 28, 2023. (Photo by Ronny Hartmann / AFP) / DFL REGULATIONS PROHIBIT ANY USE OF PHOTOGRAPHS AS IMAGE SEQUENCES AND/OR QUASI-VIDEO

Il settimanale tedesco Spiegel intervista Felix Brych l’arbitro tedesco che si ritirerà a fine stagione. Parla del suo rapporto in campo con i calciatori.

Ci sono giocatori che aspettavi con particolare impazienza di vedere?

«Quello no però mi preparavo molto bene. Volevo essere in grado di costruire un rapporto con i grandi protagonisti del calcio. Non puoi avvicinarti troppo perché il palco è il loro e non il mio. Ciononostante, l’ultima parola spettava a me. Quando andavo d’accordo con Zlatan Ibrahimović, Sergio Ramos o Giorgio Chiellini, il resto della squadra si comportava allo stesso modo».

«Ho cercato di capire meglio i giocatori. Ibrahimović proviene da una periferia difficile di Malmö ed è abituato al linguaggio della strada. Non puoi mettergli troppa pressione, non puoi avvicinarti troppo a lui, a lui questo non piace. Lui vuole usare il campo da calcio come palcoscenico, quindi tu come arbitro devi fare un piccolo passo indietro. Si tratta di esercitare il controllo un poi’ più da lontano. Anche il contatto visivo è importante per evitare che i giocatori commettano errori fin dall’inizio».

Una volta ha detto che nessuno parla quanto Chiellini, l’ex difensore stella della nazionale italiana.

«Una volta mi disse. “Felix, oggi vorrei parlare ancora molto”, e così fece. Ad esempio, quando tirava la maglia dell’avversario e chiedeva: “Felix, posso tirarla così?” Ho dovuto rispondere: “Giorgio, no, non va bene.” Ne aveva bisogno, quindi dovevo comunicare con lui più che con gli altri. Ma ho sempre dovuto stabilire dei limiti. Mi piaceva questo gioco di equilibri».

Hai a casa una maglia di Chiellini?

«Sì, ho ricevuto molte maglie in regalo. Cristiano Ronaldo, Leonardo Bonucci, Juan Mata. Una volta Marco Verratti venne dopo una partita in cui lo espulsi. Sono stati momenti belli perché mi hanno fatto capire che faccio parte del match».

L’arbitro tedesco Brych: «Il calcio non è più gestibile senza il Var. Ma nulla sarà mai chiaro al 100%».

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