A Sky Sport: «Non c’è nulla di quello che ho visto e letto. Se mi trovo a mio agio mettendo la vettura in un ‘posto’ diverso, allora è positivo per tutti»

Nel giovedì del Bahrain, Charles Leclerc, pilota Ferrari, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di sky Sport:
«Non capisco come siano nate queste voci. Quello che ho detto lo ribadisco qui e non ci sono cose negative: c’è una direzione presa che ho trovato molto interessante per lavorare e nella quale voglio continuare a spingere. Ma non c’è nulla di quello che ho visto e letto sul fatto che stiamo andando lungo strade molto diverse. Siamo tutti qui per massimizzare il potenziale della macchina, e se io mi trovo a mio agio mettendo la vettura in un ‘posto’ diverso, allora è positivo per tutti».
Il riferimento di Leclerc è alla presunta crisi nata in casa Ferrari dopo il gp del Giappone.
Nel box Ferrari è terminata la luna di miele, lo strappo di Leclerc: «Basta, vado per la mia strada» (CorSport)
La crisi era stata annunciata dal Corriere dello Sport due giorni fa.
Fulvio Solms svela un retroscena interno al box Ferrari. La Luna di miele tra Leclerc e Hamilton sembra essere terminata a Suzuka. Secondo Solms, Charles dopo Suzuka avrebbe detto: «Basta, vado per la mia strada», in riferimento alla strategia di sviluppo della monoposto.
Sul Corriere dello Sport si leggeva:
Nel brevissimo volgere di un mese la Ferrari è passata dall’ottimismo orgiastico di Piazza Castello al crudo realismo di un quarto posto nel Mondiale costruttori. In mezzo c’è un risultato surreale: squalifiche battono podi due a zero. Il problema degli ingegneri è capire come arrivare all’obiettivo della prestazione: per Leclerc servono gli sviluppi «e ho un’idea», per Vasseur «prima di pensare agli sviluppi dobbiamo risolvere i problemi di bilanciamento», per Hamilton «la mia macchina ha un deficit rispetto a quella di Charles». Ognuno imposta una sua traiettoria, ed è curioso ricordando proprio Piazza Castello, quando i due piloti garantirono di avere stili di guida e preferenze tecniche in comune. Ma è anche inutile andare avanti come sincronette, se i risultati sono questi.
La sintonia si è spezzata sabato sera quando Charles ha annunciato a Vasseur e agli ingegneri apicali: «Basta, vado per la mia strada». Una presa di posizione tanto più di rottura se si tiene conto di come la Ferrari di Vasseur penda dalle labbra di Lewis, fin dal momento in cui questi ha calpestato il sacro suolo di Maranello. Diventa dunque preclaro il senso di quella frase detta da Charles dopo la fine del GP Giappone: «Io vado a Sakhir con una visione diversa dei test. Ho una direzione molto chiara che voglio prendere per quello che è il mio stile di guida, e spero che paghi».