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L’Equipe mugugna per Kvaratskhelia: ha lampi di genio ma anche pause e amnesie

È il calciatore meno decisivo del quartetto d’attacco del Psg. Contro difese basse, al georgiano manca l’aria. All’Emirates, dovrà trovarne.

L’Equipe mugugna per Kvaratskhelia: ha lampi di genio ma anche pause e amnesie
Paris Saint-Germain's Georgian forward #07 Khvicha Kvaratskhelia reacts after scoring Paris Saint-Germain's second goal during the UEFA Champions League Quarter final first leg football match between Paris Saint-Germain (FRA) and Aston Villa (ENG) at the Parc des Princes stadium in Paris on April 9, 2025. Thibaud MORITZ / AFP

L’Equipe mugugna per Kvaratskhelia: ha lampi di genio ma anche pause e amnesie

Kvaratskhelia è genio, follia, giocate di classe, gol e assist magnifici. Ma anche un calciatore che spesso – lo abbiamo visto da vicino durante la parentesi partenopea – si assenta, si incaponisce, finendo per offrire prestazioni opache. Più semplicemente, il georgiano è ancora un giocatore poco costante nel rendimento. Dalla sua parte ha la giovane età, ma intanto in Francia e in particolare a Parigi – dove hanno visto all’opera i vari Mbappé, Messi e Neymar – cominciano a porsi qualche domanda.

L’analisi dell’Equipe su Kvaratskhelia

L’Equipe analizza:

“Arrivano discretamente ogni sera della partita al Parco dei Principi, nel palco privato un tempo riservato alla famiglia di Randal Kolo Muani. I parenti e la moglie di Khvitcha Kvaratskhelia, tra una breve visita ai monumenti della capitale e l’altra, assistono alle partite senza ostentazione e si fondono gradualmente con il paesaggio parigino. Proprio come l’ala, del resto”.

“Il ventiquattrenne georgiano è arrivato a gennaio, e le immagini dei suoi tre mesi e 20 partite con il Psg sono già impresse: l’accelerazione, il dribbling e quel tiro di sinistro nell’andata dei quarti di finale contro l’Aston Villa (3-1, il 9 aprile). Un’istantanea brillante che cattura un’impressione, quella di aver assistito all’arrivo a Parigi dell’uomo che abbiamo visto da lontano a Napoli: quest’ala dalla tecnica quasi antiquata, così pura, capace di spiazzare qualsiasi difensore con una finta o un gancio. Una sensazione sorprendente, rara, che però i tifosi parigini probabilmente provano ancora troppo poco. Perché al di là delle statistiche – 4 gol, 5 assist – che lo rendono il giocatore meno decisivo del quartetto d’attacco del Paris nel 2025, rimane una sensazione, come dimostrano le sue ultime partite in Ligue 1. Come se Kvaratskhelia, che aveva impressionato i compagni con il suo pressing forte durante i primi allenamenti, non avesse ancora dato ai tifosi tutto quello che aveva”, si legge.

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Gli elogi di Luis Enrique non bastano

“Luis Enrique ha ritrovato il giocatore che conosceva e che aveva intenzione di ingaggiare da oltre un anno. E sia in privato con il giocatore, sia in pubblico, si è spesso soffermato sugli sforzi colossali del georgiano senza palla. «Quello che mi è piaciuto di più è stata la sua capacità di adattarsi al lavoro difensivo», ha spiegato l’allenatore un mese fa. «È il primo a pressare quando perdiamo palla, il primo attaccante a recuperare». Questa attività si traduce in un numero di pressing ad alta intensità molto più elevato rispetto ai suoi giorni a Napoli. Questo condizionerà la sua creatività in attacco? Questa è la chiave”, sottolinea L’Equipe.

Che poi conclude così: “Oltre a un volume di dribbling inferiore rispetto ai suoi giorni in Italia, “Kvara” si è impantanato, sia a destra che sul suo lato preferito, quello sinistro, in uno contro uno piuttosto inefficienti. La sua selezione di tiri non è sempre precisa. La sua scarsa prestazione a Villa Park (2-3, 15 maggio) lo ha dimostrato. Trovandosi di fronte a difese basse in Ligue 1 nelle ultime settimane, come a Nantes (1-1) martedì, il georgiano è sembrato mancare di aria e spazio. All’Emirates, dovrà trovarne un po'”.

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