Tuttosport: “Fa un po’ sorridere che a lamentarsi di mancato rispetto di distanze sia lo stesso allenatore che passa tutta la partita fuori dalla sua area di competenza”

Bologna-Inter finisce 1-0 e comincia il “Simone Inzaghi Show”. Non appena l’arbitro Colombo fischia per tre volte, il tecnico nerazzurro e la sua squadra accerchiano il direttore di gara per protestare in maniera accesa. Le rimostranze fanno riferimento ad una rimessa laterale – non quella che ha portato al gol di Orsolini, ma quella precedente – che a loro parere doveva essere invertita, perché battuta molto più avanti.
Tuttosport s’interroga su come sia possibile che un comportamento del genere non sia stato sanzionato, dopo che Gianluca Rocchi aveva promesso “tolleranza zero” nei confronti di coloro che assumono atteggiamenti minacciosi con gli arbitri.
Inzaghi: si lamenta che la palla sia uscita vicino alla sua area tecnica ma sia stata rimessa in gioco più avanti
Sempre Inzaghi che sta già in campo ancora prima del fischio finale e si fa 50 metri da corridore professionista per andare dall’arbitro: pic.twitter.com/x4fy6Jh5Qc
— J.08 (@J0812231235) April 20, 2025
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Inter-Bologna: Tuttosport, le proteste di Inzaghi e la ‘promessa’ di Rocchi
Di seguito un estratto dell’articolo di Tuttosport, titolato “L’Inter accerchia l’arbitro minacciosa a Bologna: Rocchi, ma non era “Tolleranza zero”?”.
“L’Inter esce con un ko pesante dalla trasferta di Bologna e perde le staffe […] Al triplice fischio in primis Barella, poi Inzaghi e a seguire tutta l’Inter è andata a protestare accerchiando in modo minaccioso l’arbitro Colombo. Ma perché? A spiegare il nervosismo dei suoi ci ha pensato proprio il tecnico nerazzurro nel post partita. Si tratta di una rimessa laterale battuta «12-13 metri più avanti rispetto all’area tecnica», quindi secondo Inzaghi «i giocatori erano giustamente nervosi»”, si legge sull’edizione online della nota testata.
Tuttosport poi continua la sua analisi, riportando anche le parole recentemente pronunciate dal designatore arbitrale di Serie A e B:
“Ma non si era detto che ci sarebbe stata zero tolleranza su episodi simili? Il riferimento è ai concetti di Gianluca Rocchi tirati fuori nel raduno di Cascia ad agosto 2024: «Noi siamo tenuti a dare spiegazioni e la figura cui riferirsi è il capitano, per spiegare una decisione. Chiaro che se questo avviene civilmente bene, se invece avviene nel mezzo di un capannello di dieci giocatori allora è una gazzarra. Vogliamo dare il valore che ha e merita al capitano. Lo diremo prima, poi nel tunnel e nel campo: il riferimento è lui e basta. Se il capitano sarà il portiere, lui stesso dovrà designare un suo rappresentante. Il gesto che vedrete fare dagli arbitri è quello del “mantenere la distanza”. Ci sarà l’ammonizione per proteste? Anche qui saremo severi: non permetteremo più ai nostri arbitri di non poter lavorare con la massima serenità. Chiediamo massima collaborazione dando massima disponibilità. Basta accerchiamenti». Insomma, vedendo le immagini del Dall’Ara è lecito chiedersi il perché non sia stata presa nessuna decisione simile”, sottolinea Tuttosport
Poi l’articolo si conclude così: “E fa un po’ sorridere che a lamentarsi di mancato rispetto di distanze sia lo stesso allenatore che passa tutta la partita fuori dalla sua area di competenza. Magari chissà che su quella rimessa laterale si siano confusi un po’ tutti, considerando che Inzaghi era quasi a centrocampo e l’assistente di Colombo invece lo sostituiva nell’area tecnica…”.