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L’Inter non fa un mercato vero da tre anni, immaginate cos’avrebbe detto Conte (Il Giornale)

La favoletta della doppia squadra va bene per la propaganda. Poi ci sono i limiti anagrafici e tecnici. L’Inter ha i suoi titolari e le loro riserve

L’Inter non fa un mercato vero da tre anni, immaginate cos’avrebbe detto Conte (Il Giornale)
Db Milano 23/04/2025 - Coppa Italia / Inter-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Hakan Calhanoglu

L’Inter non fa un mercato vero da tre anni, immaginate cos’avrebbe detto Conte (Il Giornale)

È il giorno in cui la stampa interista prova a dire che quello dell’Inter è una sorta di miracolo, che non è affatto vero che ha due squadre e che in realtà non fa un mercato vero da tre anni.

Lo scrive ad esempio Il Giornale con Gianni Visnadi:

L’Inter non fa un mercato vero da tre anni. Chiedere a Inzaghi di alzare l’asticella degli obiettivi senza alzare quello della squadra è stato utopistico, l’ultimo mese – e come finirà – dirà anche se è stato un errore. Inzaghi non ha mai messo un aggettivo fuori posto, parlando del suo club. Altri avrebbero fatto diversamente. Pensiamo a Conte, se, per esempio, invece che Gudmundsson, come avrebbe voluto, dal Genoa gli avessero preso il nuovo portiere di riserva. La scorsa stagione, l’Inter ha dominato il campionato, ma a dicembre era già fuori dalla Coppa Italia e a febbraio dalla Champions.

La favoletta della doppia squadra va bene per la propaganda o per quelli che non vedono il lavoro dell’allenatore. Poi ci sono i limiti anagrafici e tecnici. L’Inter ha i suoi titolari e le loro riserve. Inzaghi ha sperato nel rinvio della partita con la Roma e allora alla vigilia ha provato la squadra migliore. Niente rinvio, niente titolarissimi. Ne è uscito un ibrido che ha creato più del Milan per mezz’ora, senza però segnare. Poi ha preso gol ed è uscita di scena. Con lo 0-3 del derby il conto sale a 44 gol subiti in stagione (51 gare). L’anno scorso furono complessivamente 34 (in 49 partite). Ma il dato più preoccupante riguarda le 8 sfide giocate dopo la sosta: Sommer (e Martinez) hanno sempre preso gol, addirittura 12.

Inter, addio triplete. Surclassata dal Milan (3-0), è fuori dalla Coppa Italia

Addio triplete per l’Inter. Sfuma il primo 33% del sogno nerazzurro, in teoria quello più semplice. Dopo aver perso a Bologna, la squadra di Inzaghi è stata battuta anche dal Milan: 0-3 e addio Coppa Italia. Seconda sconfitta consecutiva. Nonostante non ci sia stato un turn-over estremo. È l’ennesimo derby perso dall’Inter che quest’anno non ne ha vinto uno (tre sconfitte, due pareggi). Mattatore della serata è stato Luca Jovic autore di una doppietta. Di Reijnders il terzo gol. Il Milan va in finale di Coppa Italia dove al 99,99% aspetterà il Bologna.

Non possiamo parlare di crisi, ci sembra francamente eccessivo visto che sì ci sono state due sconfitte di fila ma i nerazzurri sono primi in Serie A (a pari punti col Napoli) e in semifinale di Champions col Barcellona. Quindi niente crisi però un è certamente un momento no. Anche se contro il Milan nel primo tempo l’Inter ha dominato, ha ripetutamemte sfiorato il gol, ha colpito anche una traversa con Dimarco. Ma poi nel finale di tempo ha subito il gol di Jovic ed è come se non si fosse mai del tutto ripresa. Anche perché in avvio di secondo tempo è arrivato il raddoppio del serbo. L’Inter ha provato a reagire ma non c’è stato niente da fare.
Il triplete se ne va e ora Inzaghi e i suoi dovranno rimettersi in carreggiata per il campionato e la Champions. Domenica si giocherà Inter-Roma e mercoledì appuntamento a Barcellona.

Un’appendice per l’allenatore: Inzaghi ha continuato con le sue sgroppate abbondantemente fuori dall’area tecnica mostrando un’invidiabile condizione atletica.

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