«Stasera mangerà qualcosa con il pomodoro. A lui piacciono le barbabietole. La prima volta era un po’ spaventato su cosa gli proponevo»

Massimo Ugolini, inviato di Sky a Napoli, commenta la prestazione di ieri del Napoli di Antonio Conte che ha battuto 2-0 il Torino grazie alla doppietta di Scott McTominay. Il giornalista Sky ha intervistato lo chef personale di Scott proprio per conoscere meglio il centrocampista.
Lo chef di McTominay: «Stasera mangerà qualcosa con il pomodoro»
«Ho incontrato un professionista come pochi. Stasera mangerà qualcosa con il pomodoro».
Come ha conosciuto McTominay?
«Ho avuto la fortuna grazie a un mio amico. Ha voluto puntare su di me, Scott è un professionista. Scambiamo qualche battuta sul calcio».
«A lui piacciono le barbabietole. La prima volta era un po’ spaventato su cosa gli proponevo. Ma lui apprezza, accetta sempre cosa gli propongo. Ogni tanto eccediamo ma è sempre super ligio a lavoro. Lui vuole mangiare presto, si attiene agli orari inglesi. Impossibile non andare d’accordo con lui», continua lo chef.
Menù scudetto? «Si può sgarrare, qualunque richiesta nei limite del possibile io faccio tutto. Gli proporrei qualcosa col tricolore».
Scott stregato dai pomodori: «In Inghilterra sono acqua rossa»
Scott McTominay ha rilasciato un’intervista a The Athletic (a firma Rory Smith) in cui racconta dei suoi inizi con il Manchester United e l’arrivo a Napoli.
Il centrocampista del Napoli rivela di essere rimasto molto soddisfatto dalla cucina italiana e campana, per lui una rivelazione sono stati i pomodori:
«Non li ho mai mangiati a casa mia, dove sono “acqua rossa”. Qui, in realtà, hanno il vero sapore dei pomodori. Ora li mangio come spuntino».
McTominay sta anche migliorando con l’italiano, grazie alle lezioni che prende due volte alla settimana:
«Ho sempre voluto imparare un’altra lingua. Ed è importante che i tifosi mi vedano abbracciare anche la cultura. La città è incredibile. Dobbiamo dimostrare di essere legati sia alla cultura che alla città di Napoli, oltre a giocare bene».