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Lucci l’ultras milanista a processo: «Ho avuto rapporti con i dirigenti del Milan anche dai domiciliari, ho le chat»

Al gup: «Il Milan come fa a mettersi parte lesa, sa benissimo di anni di rapporti con tutto il direttivo, con me. Andavo anche a casa di Berlusconi»

Lucci l’ultras milanista a processo: «Ho avuto rapporti con i dirigenti del Milan anche dai domiciliari, ho le chat»
Db Carnago (Varese) 10/07/2023 - raduno A.C. Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Milan

Lucci l’ultras milanista a processo: «Ho avuto rapporti con i dirigenti del Milan anche dai domiciliari, ho le chat»

«Ho avuto rapporti mentre ero ai domiciliari anche con i dirigenti attuali del Milan e ci sono le chat sul mio telefono». Non è assolutamente intimidito Luca Lucci, l’ex leader della curva Sud milanista, detto ‘il toro’, che è stato interrogato nell’aula bunker di Milano, a porte chiuse, davanti alla gup Rossana Mongiardo come uno dei principali imputati del maxi processo dopo il maxi blitz sulle curve di San Siro per associazione a delinquere.

In carcere da settembre Lucci nell’interrogatorio, che proseguirà domani, ha cercato sin dall’inizio di respingere le accuse di essere a capo di un gruppo ultrà che commetteva violenze, tra cui un tentato omicidio, e faceva affari. «Il Milan come fa a mettersi parte lesa, perché il Milan sa benissimo di anni di rapporti con tutto il direttivo, con me», ha detto Lucci, come si legge nel verbale, dopo che il club rossonero, così come l’Inter e la Lega Serie A, è stato ammesso come parte civile per il riconoscimento degli eventuali danni. «Io ho avuto rapporti con tutti i presidenti del Milan  io andavo a casa di Berlusconi, non so quante volte, ho parlato di calcio con Berlusconi, ho parlato di calcio mercato (…) ho avuto rapporti con tutti».

Lucci: «andavo anche a casa di Berlusconi»

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E ancora: «Andavo a casa del dottor Berlusconi, per quanto era di idee politiche totalmente distinte dalle mie (…) e le posso assicurare che con poche persone ho parlato di calcio in maniera intelligente come con il dottor Berlusconi». In anni più bui per il Milan, però, c’è quella «voglia di contestare andando contro tutto e tutti» e in quel momento, stando alla versione di Lucci, «subentra un ruolo intelligente di un responsabile» della curva, che «deve avere quel rapporto di comunicazione con il Milan e con i tifosi».

Lucci è entrato nel dettaglio dei rapporti con la società: «La sicurezza a Milanello la faceva la curva del Milan (…) quando i giocatori facevano tardi a Milano nelle discoteche (…) si riportavano dentro a Milanello (…) quindi i segreti che sa la curva sul Milan...». Lucci ha parlato anche di un «rapporto con le forze dell’ordine che è quotidiano (…) e nelle partite calde ci si organizza insieme a loro (…) con la Digos c’ho un rapporto di amore e odio».

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