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L’Under 21 della Nazionale era una fucina di talenti… del poker (Repubblica)

Organizzavano su WhatsApp le partite durante i ritiri, nel gruppo c’erano (oltre ai già noti) anche Gabbia, Zappa, Casale, Sebastiano Esposito, Sala, Bellanova, Vogliacco, Pinamonti

L’Under 21 della Nazionale era una fucina di talenti… del poker (Repubblica)
Db Cluj (Romania) 28/06/2023 - Euro 2023 / Italia-Norvegia U21 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Raoul Bellanova

Repubblica continua sulle scommesse illegali. Molti dei calciatori coinvolti giocavano a poker già nell’Under 21 della Nazionale. E infatti, l’Under 21 della Nazionale era una fucina di talenti… del poker.

«Come possibile che in Nazionale nessuno gioca a poker? La generazione di ora… Solo a Call of duty». Il portiere della Juventus, Mattia Perin, scherzando si lamentava della mancanza di compagni di poker: in realtà sbagliava. Perché l’Under 21 in campo fino a pochi anni fa era una riserva di giocatori di poker (e di azzardo) almeno a credere a fotografie e messaggi trovati nel telefonino di Sandro Tonali che di quel gruppo per un breve periodo aveva fatto parte.

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Su WhatsApp i giovani della Nazionale avevano un gruppo chiamato “Las Vegas”

Repubblica continua:

C’è un gruppo WhatsApp per esempio che si chiamava “Las Vegas” che, secondo la polizia, serviva a «organizzare delle partite di poker in presenza durante i loro incontri per i vari ritiri della Nazionale italiana di calcio, oltre a pubblicare le relative cifre dovute da ognuno». Cerano Tonali, Gabbia, Zappa, Casale, Sebastiano Esposito, Sala, Bellanova, Vogliacco, Beruatto, Pinamonti e Plizzari con tanto di foto con fiches e tavolo verde durante il ritiro. A giocare anche Zaniolo. Che, però, ha i conti sotto controllo. «Mi ha scritto quello del poker che deve pagare» dice Tonali. «Quanto devo fare?» gli chiede Zaniolo, preoccupato. «I miei scazzano, aspetta che glielo dico, altrimenti mi bloccano tutti i conti». «2.3» risponde Tonali. Che tira dentro al gioco anche altri compagni. Su tutti Alessandro Florenzi che «si ciucciava tanti soldi in poco tempo» dice Tonali all’amico allibratore De Giacomo. Tonali, secondo la ricostruzione che fa la Polizia, lo convince a giocare sui siti di scommesse clandestini, quelli paralleli. Che chiamano «senza lo zero». Perché scrivono cifre che in realtà vanno modificate per dieci.

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