A Radio Marte: «Sarebbe poi da capire perché sia stato preso in estate. Mercato? Tra i nomi seguiti ci sono ancora Pellegrini, Frattesi e Solet; in orbita, anche Gatti».

Il giornalista di Sky Sport Luca Marchetti ha parlato ai microfoni di Radio Marte del possibile esordio da titolare in Serie A di Rafa Marin contro il Monza e del mercato a cui sta lavorando il Napoli.
Marchetti: «Se Rafa Marin non giocasse neanche a Monza, sarebbe bocciatura totale»
«Su Rafa Marin c’è diffidenza perché non l’abbiamo mai visto, Conte non l’ha mai scelto. Ora se non dovesse essere schierato neanche contro il Monza avrebbe il significato di una bocciatura totale. Se non può giocare neanche stavolta, è da capire perché sia stato preso in estate. Non mi meraviglia che Conte punti sempre sugli stessi, perché c’è stata una sola competizione, ma mi meraviglia che questo ragazzo abbia giocato davvero pochissimi minuti».
Ha aggiunto:
«Il Napoli sta lavorando per costruire una rosa più competitiva ed allargata perché, a prescindere da come finirà questo campionato, l’anno prossimo disputerà la Champions. Tra i nomi seguiti c’è ancora Pellegrini, ci sono Frattesi e Solet, che c’erano anche a gennaio. Insieme a Solet in orbita Napoli c’è sempre anche Gatti. L’arrivo di Marianucci dall’Empoli è un’operazione ormai chiusa. Si guarda anche all’Italia perché all’estero c’è più concorrenza, ma il Napoli farà un mercato internazionale e volto a far crescere la squadra di anno in anno. Bisognerà muoversi in anticipo, questo mercato servirà a rendere il Napoli più competitivo su più fronti».
Solet è il difensore che il Napoli cerca per la Champions. L’alternativa è Beukema (Gazzetta)
La passione del Napoli per Oumar Solet esiste da tempo, sin dall’estate del post scudetto. Il centralone oggi all’Udinese era uno dei pilastri del Salisburgo, con è stato protagonista del ciclo da tre scudetti consecutivi. Lo scouting del Napoli cercava un nuovo leader e Solet stava per cominciare la sua stagione in scadenza di contratto. Il Salisburgo sparò alto: 25 milioni. E la dirigenza azzurra dirottò poi su altri obiettivi, fino a chiudere per Natan. Errore di valutazione, ovviamente.